Vinicio Capossela e Laura Morante al Festival del Teatro Antico di Veleia

Torna nella meravigliosa cornice dell’area archeologica di Veleia l’appuntamento estivo con il Teatro Antico. Un cartellone che propone appuntamenti diversi, per la maggior parte creati appositamente e in esclusiva per il festival, accomunati dalla qualità artistica e dall’eccezionalità. Si parte domenica 17 luglio con Alessandro Bergonzoni che proporrà il monologo “Sulla Bellezza”. Venerdì 22 luglio sarà la volta del grande cantautore Vinicio Capossela che tra musica e parole, letture e canzoni presenterà lo spettacolo “Sui sentieri dei Miti”. Giovedì 28 luglio spazio alla grande attrice Laura Morante che interpreterà uno dei brani più “forti” della cultura classica, la Medea. Morate sarà accompagnata dall’orchestra Filarmonica Arturo Toscanini. Si chiude giovedì 11 agosto con il regista e attore Pippo Del Bono che insieme alla cantante Petra Magoni proporrà lo spettacolo-concerto Il Sangue. Gli spettacoli avranno un costo di 8 euro tranne quello del 17 luglio con Alessandro Bergonzoni che sarà gratuito. Tutti avranno inizio alle 21,30.

Radio Sound

In esclusiva per il Festival di Teatro Antico di Veleia il maestro Sergio Brizzolesi realizza un premio dedicato ai protagonisti della scena veleiate. L’opera è un bassorilievo in terracotta che rappresenta un dettaglio del foro, già presente sul basamento della statua di Sant’Antonino a Piazzale Genova.

A presentare l’edizione 2016 sono intervenuti a Palazzo Rota Pisaroni, sede della Fondazione di Piacenza e Vigevano la direttrice artistica Paola Pedrazzini, il sindaco di Lugagnano Jonathan Papamarenghi, l’assessore provinciale alla Cultura Stefano Perrucci e Paola Dalla Donna in rappresentanza della Camera di Commercio.

“Tema dell’edizione 2016 del festival è Teatro antico e Musica. La musica incontra il mito e le sue drammaturgie attraversando gli appuntamenti teatrali proposti con una declinazione diversa per ciascuno: le ballate cantautorali del quattro volte premio Tenco Vinicio Capossela, massimo esponente della musica d’autore italiana, con il suo repertorio – sonoro e letterario – assolutamente teatrale, colto e folk, di un’umanità chiassosa e colorata; la grande musica sinfonica (gli incipit della Sinfonia della Forza verdiana e del capolavoro beethoveniano sono tra i più belli e conosciuti della storia della musica) che irrompe nel foro romano con tutta la potenza acustica e l’imponenza scenica della formazione di un’orchestra – la prestigiosa  Filarmonica Toscanini – al completo (56 professori d’orchestra); l’immensa Petra Magoni” spiega Pedrazzini.

“Insieme al corpo e alla voce dei grandi interpreti sulla scena (un’intensa, vibrante Laura Morante o Pippo Delbono, “un Cristo laico sul palco, che pianta i chiodi della tragedia e li semina sulla storia personale che poi è la storia di tutti…”), la Musica diventa un tramite per arrivare più profondamente al cuore dei grandi capolavori del Teatro e del Mito classico (da Sofocle ad Euripide ad Omero…) e per coglierne la sconvolgente attualità e la Bellezza” conclude Pedrazzini.