Un ventennio da giocatore, ricoprendo i ruoli di centrale, schiacciatore e libero, arrivando fino alla B2, poi nove anni da tecnico, portando i colori gialloneri fino alle soglie dei play off di B1 maschile. Dopo quasi trent'anni di militanza, per la prima volta Gabriele Bruni non sarà nei quadri della prossima stagione della Canottieri Ongina, formazione piacentina reduce da un ottimo biennio in B1 maschile e ora pronta ad affrontare la nuova avventura nella serie B unica. Il nuovo condottiero sarà Massimo Botti, che dopo oltre vent'anni da protagonista in serie A e aver militato da giocatore nella Canottieri Ongina si appresta ora a guidarla in panchina. Un passaggio di testimone storico, vuoi per la prima avventura da coach di Botti vuoi anche per la prima stagione senza Bruni, monticellese per anni protagonista nella squadra del suo paese.
In casa Canottieri Ongina, doveroso un sentito saluto e ringraziamento per la lunghissima avventura insieme; un gesto che travalica le frasi di circostanza, ma che dà spazio anche a ricordi, emozioni e soddisfazioni.
"E' stata – confessa Bruni – una scelta che ho maturato dopo anni molto intensi e che ho ponderato attentamente. In termini di impegno, non mi sono mai risparmiato e ora devo tirare un po' il fiato: mi metterò a studiare. La pallavolo era diventata un lavoro dopo il lavoro, sette giorni su sette, soprattutto nell'ultimo biennio in B1 con 4 allenamenti a settimana".
Passerai il testimone a Massimo Botti, che hai allenato nelle ultime stagioni alla Canottieri Ongina: come lo vedi nelle vesti di coach?
"Ho avuto la fortuna di allenare un giocatore del suo calibro ed è bravo in palestra e in partita a leggere bene le situazioni. Il ruolo dell'allenatore è un po' a tutto tondo, ma sicuramente l'esperienza ai massimi livelli lo aiuterà".