Bobbio ospita la rassegna di canti d’osteria e canti popolari

Sabato 18 giugno alle ore 21:00  in Piazza Santa Fara, Bobbio ospita la36^ edizione della Rassegna di canti d’osteria e canti popolari con la partecipazione di gruppi corali delle quattro province

Radio Sound

PROGRAMMA 2016:
Presentazione dei Cori e dei brani a cura di Gianni “ Schicchi “ Gabrieli
Partecipazione straordinaria de I MUSETTA con:- Ettore “ Bani “ Losini al piffero- Davide Balletti alla fisarmonica- Marion Reinhard al fagotto e pifferoNel loro intervento presenteranno una selezione dei loro brani 
Cori e Squadre di canto:- Coro Montepenice – Bobbio- Cantori di Marsaglia (Val Trebbia – Piacenza)- Comolpa in Osteria (Oltrepò-Varzi – Pavia)- Canterini delle Quattro Province (Val Curone – Alessandria)- A Lanterna (Alessandria – Genova)- Gruppo Emiliano di canto spontaneo (Reggio Emilia)- Gruppo vecchie tradizioni Cembrane (Cembra – Trento)_____________________________________________________
La cornice del cinquecentesco loggiato dell’Abbazia di S.Colombano delimita la piazza S.Fara, dove nel corso della serata si alternano gruppi corali spontanei, i cosiddetti “ cori d’osteria “ e i canti e le musiche di tradizione popolare, accompagnati dagli strumenti. Si possono quindi ascoltare sia i repertori proposti secondo le versioni tradizionali, che versioni rielaborate, con contributi strumentali e arrangiamenti rinnovati.Tradizionalmente presenti il gruppo de “I Musetta” con Ettore “ Bani “ Losini al piffero, Davide Balletti alla fisarmonica e Marion Reinhard al fagotto e piffero. Presenteranno una selezione di brani storici e rinnovati della tradizione bobbiese e delle vallate.Questa manifestazione che il Comune di Bobbio con il patrocinio della Provincia di Piacenza, organizza ininterrottamente dal 1981, intende recuperare e riproporre le espressioni più genuine della musica popolare del nostro territorio. Si tratta di musiche e canzoni tramandate oralmente nelle osterie, abituali luoghi di ritrovo e socializzazione della civiltà contadina, che purtroppo stanno rapidamente scomparendo insieme con tutti il patrimonio culturale di un’epoca e di un mondo. La zona dell’appennino detta delle “Quattro Province”, dove nel raggio di pochi chilometri si intersecano anche quattro regioni (Emilia, Lombardia, Liguria e Piemonte) ha conservato un patrimonio comune di canti, balli musiche e strumenti musicali (piffero, musa, oltre alla fisarmonica) mutuato nel corso dei secoli e scandito dalle occasioni di ricorrenze, delle sagre e delle feste comandate.