“Carenze di organico al Tribunale”, il sindaco scrive al ministro e al Csm

 Il sindaco Paolo Dosi ha inviato oggi, al Ministro della Giustizia Andrea Orlando e all’Ufficio di Presidenza del Consiglio Superiore della Magistratura, una nota in cui condivide le preoccupazioni già espresse dal presidente del Tribunale di Piacenza Italo Ghitti e da Graziella Mingardi, presidente dell’Ordine provinciale degli Avvocati, in merito alle gravi difficoltà della cittadella giudiziaria di via del Consiglio, a causa delle scoperture nell’organico: carenze di personale che raggiungono “il 42% tra i magistrati e il 39% tra lo staff amministrativo”.

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Il primo cittadino esprime i timori per le ricadute sulla comunità, sia in termini di percezione dell’efficienza della pubblica amministrazione, sia – per quanto riguarda gli operatori economici – in merito alla perdita di competitività “associata ai tempi della Giustizia”. “La buona volontà, lo spirito di abnegazione e l’inventiva degli addetti – prosegue la lettera – non sono più sufficienti a fronteggiare una situazione che può trovare soluzione soltanto con l’ingresso di nuove risorse umane, in primo luogo attraverso lo sblocco urgente della mobilità del personale in esubero da altre Amministrazioni pubbliche, e in prospettiva mediante nuove assunzioni”.

Sottolineando di “non voler nemmeno considerare le voci secondo cui il mantenimento dei Tribunali in ogni capoluogo di provincia confliggerebbe con il processo in atto di razionalizzazione delle province italiane”, Dosi aggiunge che “un’eventuale revisione delle circoscrizioni giudiziarie non potrebbe riguardare la realtà dei nostri uffici giudiziari, interessati in questi anni, dal punto di vista strutturale, da notevoli investimenti di risorse pubbliche”. Senza dimenticare “i forti disagi organizzativi e funzionali” che ne deriverebbero per gli utenti e per gli addetti del settore. “Men che meno – ribadisce il sindaco – tale deleteria ipotesi potrebbe trovare giustificazione nella limitata copertura dei posti in organico”.

A questo proposito, nella nota si manifesta la disponibilità del Comune di Piacenza “a individuare, nel proprio patrimonio immobiliare, alloggi a canone convenzionato da mettere a disposizione di magistrati interessati a trasferirsi nella nostra città”: un’iniziativa assunta per favorire le candidature per i posti recentemente messi a concorso, laddove in passato le stesse posizioni erano rimaste vacanti per mancanza di aspiranti. Nell’unirsi all’appello affinchè vengano presi con urgenza i provvedimenti necessari, Dosi rimarca che “una risposta adeguata non può essere lasciata all’improvvisazione e alla supplenza altrui, occorrendo che ciascun livello di governo si assuma le proprie responsabilità”.