Arma, presidio sul territorio: “Da inizio anno 105 arresti, reati in calo”

L'Arma celebra i propri 202 anni di storia con la tradizionale cerimonia alla caserma Paride Biselli. “L’impegno più gravoso per i Carabinieri rimane il controllo del territorio, la custodia delle comunità e la cura di ogni cittadino, specialmente i più vulnerabili, con l’impiego di pattuglie nei centri urbani e perlustrazioni nelle aree periferiche ed isolate, che si concretizza attraverso lo svolgimento quotidiano di oltre 40 servizi sul territorio della Provincia. Si tratta di un compito difficile ed oneroso, ma che consente ai miei militari di rimanere costantemente aggiornati su ciò che accade sul territorio, di disincentivare, con la deterrente e solerte vigilanza sulle strade, i malfattori dal commettere reati e di intervenire nell’immediatezza allorquando i delitti vengano commessi" così ha esordito il comandante provinciale dei carabinieri di Piacenza, il colonnello Corrado Scattaretico. E i risultati di questa attività costante di prevenzione si notano: “L’impegno profuso dai Carabinieri della provincia di Piacenza, che si integra con quello della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, anche grazie alla presenza capillare, ha consentito di operare sull’80% circa di tutti i reati commessi sul territorio, di ridurre la delittuosità di circa il 25% e di incrementare di oltre il 30% il numero degli arrestati, rispetto allo scorso anno. Infatti, nel corso dell’anno, sono già stati tratti in arresto 105 malviventi, molti dei quali sono tuttora ristretti, come i due rapinatori di Rottofreno ed i numerosi spacciatori di stupefacenti assicurati alla giustizia” continua Scattaretico. Al termine della cerimonia sono stati consegnati i riconoscimenti ai militari meritevoli.

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Immancabile il ricordo al carabiniere Luca Di Pietra che ormai due anni fa restò vittima di un tragico scontro durante l’inseguimento di un’auto sospetta a Castelsangiovanni. Con lui il collega Massimo Banci, anche per lui il comandante provinciale ha speso parole di elogio e riconoscenza: “Non hanno esitato a mettersi all’inseguimento di una vettura sospetta datasi alla fuga subendo un tremendo incidente in cui Luca ha perso la vita e Massimo riportato gravissime ferite. Saluto ed abbraccio idealmente oggi i figli di Luca, Giada ed Elia, la compagna Alessandra ed i genitori Felicia e Guido, così come Massimo e la mamma Maria, che oggi non sono qui presenti perché riceveranno la Medaglia d’Oro al Valor Civile, concessa dal Presidente della Repubblica quale segno più elevato di riconoscenza e gratitudine del Paese, presso il Comando Interregionale dei Carabinieri “Vittorio Veneto” in Padova”.

Infine una nota d’orgoglio verso quei carabinieri che si sono impegnati a sostegno della cittadinanza in occasione dell’alluvione del 14 settembre scorso che colpì Valnure, Valtrebbia e Roncaglia: “Vi ho visti con le uniformi imbrattate ed affaticati mentre con mezzi di fortuna spalavate il fango che aveva invaso le case, anche le vostre case, e le strade. Mi avete reso orgoglioso di Voi”.