Otto giovanissimi, che frequentano una scuola in provincia di Piacenza, sono indagati dalla Procura della Repubblica dei minori di Bologna con le accuse di violenza privata nei confronti di una loro coetanea. La studentessa, 13enne, che per due anni avrebbe subito soprusi e insulti in classe, attraverso i social network e Whatsapp è stata persino costretta a cambiare istituto. Lo hanno accertato i carabinieri, in questa triste vicenda che arriva dalla Valtidone. E’ così che, a seguito degli accertamenti dei militari, gli otto "cyberbulli" sono finiti nel registro degli indagati con la pesante accusa di violenza privata e continuata. Si tratta di quattro maschi e quattro femmine, che avrebbero preso di mira la 13enne perché accusata di essere "troppo carina".