Grandine: in Valdarda fa strage colture, raccolti compromessi

Non ha risparmiato l’agricoltura piacentina l’arrivo del maltempo nel week end segnato da forti temporali accompagnati da violente grandinate che hanno coperto completamente strade e campi della Val d’Arda dove si è verificata una vera strage di coltivazioni, dalla vite al pomodoro, dall’erba medica ai cereali e ortaggi. E’ quanto emerge da un primo monitoraggio di Coldiretti Piacenza dal quale si evidenzia che le zone maggiormente colpite sono i comuni di Lugagnano e Vernasca ma anche le campagne di Fiorenzuola, Pontenure, Cadeo e Castell’Arquato.

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“La grandine, spiega Adriano Fortinelli, segretario di zona, ha colpito oltre 15 ettari di vigneti situati nel comune di Lugagnano, in particolare nella fascia tra Madonna del Piano sino a Chiavenna Rocchetta dove insistono parecchie realtà vitivinicole gestite da giovani imprenditori agricoli. I danni in questa zona sono per lo più sulla produzione con percentuali che variano dal 60% sino a punte del 100% del raccolto annuale. In alcuni casi addirittura, la grandine ha compromesso la produzione anche per la prossima annualità con danni ingenti al tralcio principale, in molti casi, unico rimasto dopo la grandinata.”

 

“La situazione, prosegue Fortinelli, è critica anche nella fascia tra Località Baroni sino al centro abitato di Vernasca dove la grandine ha colpito parecchie imprese biologiche per un totale di circa 20 ettari coltivati a farro, orzo,  grano e viti.  La grandine è la calamità più temuta, in questa stagione poiché provoca danni irreparabili alle coltivazioni vanificando il lavoro di un intero anno, con effetti economici ed occupazionali.”

 

Le intemperie non hanno risparmiato nemmeno i comuni di Fiorenzuola, Pontenure, Cadeo e Castell’Arquato con alcuni campi coltivati a pomodoro martoriati dalla grandine.  Al termine delle grandinate – spiega la Coldiretti – i campi sembravano coperti da una distesa di neve fuori stagione con l’erba medica necessaria per l’alimentazione degli animali rasa completamente al suolo, le pianticelle di mais divelte e danni anche alle coltivazioni di cipolle.

 

Si tratta di una conferma dei cambiamenti climatici in atto che in Italia si manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi anche con il rapido passaggio dalla siccità all’alluvione, precipitazioni brevi e violente accompagnate anche da grandine con pesanti effetti sull’agricoltura italiana che negli ultimi dieci anni – conclude Coldiretti Piacenza – ha subito danni per 14 miliardi di euro a causa delle bizzarrie del tempo. Di fronte al ripetersi di queste situazioni imprevedibili – conclude la Coldiretti – diventa sempre più importante il crescente ricorso all’assicurazione quale strumento per la migliore gestione del rischio.