Spezzare la catena dello sfruttamento che sottopaga i prodotti agricoli ed il lavoro nei campi e provoca la sofferenza, l’emarginazione e il caporalato. Questo l’obiettivo della Coldiretti che insieme alla FOCSIV ha dato il via anche nel territorio piacentino alla campagna “Abbiamo RISO per una cosa seria” con il Patrocinio della Fondazione Migrantes della CEI.
Dopo che Coldiretti Emilia Romagna aveva anticipato la raccolta fondi a Cibus, l’iniziativa è approdata oggi al mercato di Campagna Amica di Ponte dell’Olio dove è stato offerto, con una donazione di 5,00 Euro, il riso prodotto dagli agricoltori di Coldiretti aderenti alla Filiera Agricola Italiana per contribuire alla realizzazione di 38 interventi di agricoltura familiare nelle aree più povere del mondo a sostegno di 114.248 famiglie di contadini e alla costruzione del Villaggio solidale, che sarà realizzato in Puglia da Coldiretti e Focsiv, per dare ospitalità agli immigrati sottraendoli allo sfruttamento del caporalato, garantendo loro un regolare contratto di lavoro per la raccolta stagionale del pomodoro nelle imprese agricole. Nella provincia di Piacenza, fa sapere Coldiretti, la raccolta verrà effettuata grazie al sostegno di Africa Mission – Cooperazione e sviluppo, Ibo Italia e Progetto Mondo MLAL.
La campagna non si ferma qui e proseguirà a Piacenza il 20 maggio e il 10 giugno al Mercato di Campagna Amica diPiazza Duomo dalle 9.00 alle 12.00 e durante la Festa del Gelato del 22 maggio in Piazza Cavalli dalle 15.00 alle 19.00.
“L’iniziativa, commenta Riccardo Piras, segretario di zona, in favore dell’agricoltura familiare, del diritto al cibo e della dignità di chi lavora la terra rappresenta un sostegno concreto ed innovativo che contribuisce a creare una sensibilità più diffusa anche sulla sfida epocale dell’emergenza profughi. Oltre il 70% di quanti sono vittime della fame sono agricoltori a livello familiare, soprattutto piccoli produttori nel Sud del mondo, minacciati dalla distorsione nei sistemi di produzione e distribuzione degli alimenti che favorisce l’accaparramento delle terre e provoca la fuga dalle campagne verso i Paesi più ricchi dove spesso li attendono la sofferenza, l’emarginazione e il rischio del caporalato.”
La campagna può essere sostenuta fino al 18 maggio anche donando al 45594 un SMS da 2 Euro da cellulare – TIM, Vodafone, WIND, 3, Postemobile, CoopVoce e Tiscali – oppure con una telefonata da rete fissa di casa da 2 o 5 Euro – TIM, Infostrada, Fastweb, Vodafone, Tiscali e TWT.