Il “caso” Gragnano a Porta a Porta. Calza: “Accoglienza profughi da cambiare”

 Il “caso” Gragnano è arrivato anche a Porta a Porta, trasmissione condotta da Bruno Vespa. Dopo che il sindaco Patrizia Calza aveva bacchettato i profughi ospitati nel suo Comune, 20 pachistani, per non aver accettato i lavori socialmente utili, ora la questione è approdata nel noto programma di Ra1.

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“E' stato chiesto loro di fare piccoli lavori di manutenzione e inizialmente tutti avevano accettato, poi si sono tirati indietro – ha spiegato Calza in trasmissione -, insomma hanno detto: no soldi, no lavoro”.

E ha continuato: “Il sistema di accoglienza deve essere modificato, perché i migranti pensano di arrivare e avere diritto a tutto. Deve invece arrivare il messaggio che a loro si chiede una collaborazione, un patto di solidarietà e corresponsabilità. La spesa per l’accoglienza va bene se educa, costruisce, e rende migliori: questo tipo di sistema li costringe invece in una situazione di ignoranza. Se non si educano al lavoro non potranno acquisire quelle competenze da spendere una volta usciti da questo sistema di protezione”.