E’ stata del 2,7% la variazione tendenziale che ha interessato le imprese straniere registrate a Piacenza nel corso del primo trimestre del 2016. La consistenza complessiva è arrivata a contare 3.184 unità, 84 in più rispetto al primo trimestre del 2015.
I settori che hanno visto una crescita assoluta più ampia sono il commercio (+52 imprese), i servizi di alloggio e ristorazione (+28 imprese) e le altre attività dei servizi (+22 imprese). Solo tre i settori nei quali si è messa a segno una riduzione delle imprese: costruzioni, servizi di informazione e comunicazione e sanità ed assistenza sociale.
Le iscrizioni che sono state formalizzate nel corso del primo scorcio d’anno sono state 115 mentre le cessazioni 80: è positivo osservare che nello stesso periodo del 2015 le iscrizioni erano state 106 (9 in meno) e le cessazioni 91 (11 in più). Sembrerebbe aumentata la dinamicità imprenditoriale (per lo meno in questa categoria).
Il nucleo di imprese straniere è arrivato a pesare per il 10,6% sul totale delle imprese registrate a Piacenza. Nonostante la riduzione già segnalata, il settore delle costruzioni è ancora quello nel quale l’incidenza degli imprenditori non italiani è maggiore: su 100 imprese, 29,2 risultano intestate a persone non nate in Italia.
Gli imprenditori individuali non italiani sono 2.634, 59 in più rispetto ad un anno fa. Le iscrizioni nel primo trimestre sono state 20 in più delle cessazioni determinando un tasso di crescita positivo.
Nel contesto territoriale le variazioni registrate sono sempre piuttosto contenute. Nel comune capoluogo sono 49 le imprese straniere in più rispetto al marzo 2015, a Fiorenzuola la differenza –in positivo- è di 14 unità, a Castel San Giovanni di 6. Tra i comuni più piccoli quello nel quale lo stock di imprese straniere è aumentato di più a livello assoluto è quello di San Giorgio (sono 5 in tutto).
All’interno della compagine delle imprese straniere il 20,6% è classificabile come impresa femminile. L’incidenza delle imprese femminili straniere varia al variare dei settori. E’ in assoluto più elevata nella sanità e più contenuta nelle costruzioni.
Il 52,3% delle imprese straniere possiede qualifica artigiana. Sono 1.666 in tutto, 1.308 delle quali operanti nel settore edile.
E’ possibile altresì individuare quante sono le imprese straniere giovanili: il numero complessivo è pari a 641, il 20,1% del totale.