Gli amministratori di condomini, padre e figlio, accusati di appropriazione indebita e falso, hanno chiesto ieri di patteggiare la pena nel corso dell’udienza preliminare davanti al gip. Una inchiesta che aveva fatto molto scalpore a Piacenza, per circa 1 milione di euro di ammanchi nei conti di 73 strutture gestite dai due imputati.
Un accordo tra avvocati difensori e pm, che dovrà passare al vaglio del giudice per le udienze preliminari. Enrico Ferrari ha chiesto di concordare la pena di 3 anni, 2 mesi e 10 giorni. Il figlio Alessandro 1 anno e 9 mesi, con la sospensione condizionale.
Il patteggiamento, che riduce di un terzo la pena, esclude inoltre che le parti lese possano costituirsi parte civile all’interno del processo. A questo punto, quindi, le parti offese potranno promuovere cause autonome davanti al giudice civile.
Anche per questo ieri, davanti all’aula in cui si è svolta l’udienza, erano presenti molti dei condomini che hanno subito il comportamento degli amministratori infedeli e non hanno mancato di dimostrare delusione.