Papi addio al volley: quella con Latina è l’ultima partita del Samu nazionale

Quella tra Lpr Piacenza e Latina è una partita che passerà alla storia. Non per il risultato sportivo in sé s'intende (Piacenza ha ottenuto un posto in Europa, dopo aver vinto solo due partite in regular season), ma perché è l'ultimo match disputato da Samuele Papi che lascia il mondo della pallavolo giocata all'incredibile età di 43 anni. Papi non ha bisogno di presentazioni. Uno dei giocatori più longevi e più vincenti della storia del volley mondiale. Pensare che il suo debutto risale addirittura al 1990, quando 17enne, indossò la casacca di Falconara in serie A1. Nessuno all'epoca avrebbe potuto immaginare una carriera come quella del Samuele nazionale. Con la maglia Azzurra costruisce in 26 anni di carriera un palmarès incredibile: due campionati mondiali, conquistati tra Grecia e Giappone tra '94 e'98. Tre campionati europei, tra Grecia, Austria e Germania. Poi ci sono le World League, che sono state il pane quotidiano dello schiacciatore biancorosso: ne ha vinte addirittura cinque, senza contare i vari piazzamenti.. Alle olimpiadi due argenti e due bronzi 
Dopo gli anni Novanta, trascorsi a Falconara e Cuneo, Papi passa a Treviso. Un legame che pare indissolubile e dura fino al 2011, quando la Sisley non si iscriverà più al campionato. 13 anni in cui Papi e compagni vincono tutto, ma proprio tutto quello che si può vincere a livello di club. Tre Champions League, Sei scudetti, cinque Coppe Italia, sette Supercoppe Italiane, una Challenge ed una Supercoppa Europe.
Il resto è storia nota. Dalla fine di Treviso Papi ha trovato in Piacenza la sua nuova dimora. Cinque stagioni intense in cui si è sempre ritagliato un posto da titolare, anche quando, almeno sulla carta, avrebbe dovuto avere un impiego marginale. Si chiude qui una favola, un pezzo della storia del volley di cui anche Piacenza ha l'onore di essere un piccolo tassello. E' davvero difficile descrivere in poche che cosa abbia significato Papi per la pallavolo italiana. Ancor più difficile dover ammettere che da domani questo grande protagonista della Generazione di Fenomeni sarà un ex giocatore.

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