Babaloo il musical teatrale con Sesenna e Golden al Teatro Trieste 34

Venerdì 22 aprile alle ore 21:00 il Teatro Trieste 34 ospita il musical teatrale BABALOO “che si scrive babaloo ma si legge babalù”. Mettetevi comodi sulla poltrona e aspettate che le luci si abbassino. Aspettate che il silenzio invada il teatro e si accenda l’occhio di bue. Abbiate pazienza, tra poco il sipario si alzerà e sarete immersi nel mondo di “Babaloo”. Lo spettacolo inizia.“Babaloo”(che si scrive babaloo ma si legge babalù), ovvero un recital che strizza l’occhio al musical, che non si dimentica della letteratura, che gioca con il teatro e ci canta sopra. Sul palcoscenico, a mettere in scena questa storiaccia di femmine perdute, canzoni ritrovate e di maschi confusi: Maurizio Sesenna, Golden Dindin e tutti i loro alter ego. Un gioco delle parti.Da Johnny, il cantante uxoricida evaso, a Jessica la femmina fatale dalla voce sensuale. Da Bill, il contrabbassista sessualmente confuso alla Maga Dirce fino ad arrivare a Tom, il proprietario del locale che fa da sfondo e cornice alle vite pazzerelle di tutti i personaggi. Saranno loro – personaggi e attori – i veri e unici protagonisti incontrastati di una messa in scena fatta di belle voci e buona musica, di emozioni e canzoni emozionanti. In scena solo un paravento e un’insegna. Pochi elementi, qualcuno li definirà frugali, perché quello che importa non sono gli effetti scenografici, ma ciò che viene messo in scena. Il cuore dell’azione sono loro: le canzoni e chi le canta. Maurizio, camaleontico artista e canzonettista, gentleman del palcoscenico che ci ha abituato a non vederlo mai negli stessi panni, che però rimangono quelli di un professionista che si diverte divertendo. Golden Dindin, eclettica artista dalla voce profonda e vivace che accompagna una simpatia innata e contagiosa a corredo di una verve spontanea. Maurizio e Golden Dindin. Un gradito ritorno dopo lo spettacolo corale dedicato a Domenico Modugno, portato nei teatri con altri cantanti e musicisti. Il feeling artistico percepito allora, si rinnova oggi con lo spettacolo cucito sulle loro voci e le loro personalità. Un turbinio di personaggi e canzoni, con retoriche voci fuoricampo che raccontano una storia di cui, ovviamente, non possiamo anticiparvi nulla. In sottofondo, le splendide musiche senza tempo dell’orchestra di Xavier Cugat. Centocinque minuti – “compresi gli applausi” – di sano divertimento e buona musica. 

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