Un caldo dal sapore estivo, nemmeno una nuvola in cielo, da una parte un Piacenza che sta riordinando e pulendo dopo la festa promozione, dall’altra un Caravaggio spaesato che punta a strappare niente di più di un pareggio ai campioni del girone B. Tutti gli ingredienti per una partita stanca e senza troppe ambizioni, e in effetti lo 0-0 è il risultato che meglio simboleggia ciò che si è visto in campo. A dire il vero il Caravaggio ci ha anche provato ma davanti alla porta i lombardi proprio non si trovano e anche gli schemi provati in allenamento finiscono nel nulla. Il reparto difensivo si arrocca mente quello offensivo cerca di sfruttare i rari contropiede. Ma, come detto, davanti alla porta tutto sfuma come un’onda del mare quando si avvicina alla riva. Dall’altra parte, però, il Piacenza pare non voler spingere più di tanto e tenta la cavalcata lungo la fascia grazie al solito motorino Di Cecco, al buon Colombini e agli instancabili Matteassi e Porcino. Poche le opportunità da rete, due in particolare nel primo tempo quando Minincleri e Marzeglia, prima l’uno poi l’altro, impattano di testa su traversone a pochi centimetri dalla porta: il numero 11 colpisce alto, il numero 9 in bocca al portiere. Encomiabili Cazzamalli e Saber, due leoni capaci di estirpare più di un pallone dai piedi degli avversari in maniera pulita, ottima prova per Ruffini e Sentinelli. Insomma, 0-0, e l’obiettivo record dei 100 punti in classifica sfuma. Poco male, in fondo era solo una scusa per continuare a seguire le partite del Piace sperando in una vittoria. L’obiettivo, quello vero, è già stato raggiunto e ora possiamo anche tirare il fiato.