Ladri in via Cella tentano di investire un poliziotto: sparatoria. Due arresti

Scoperti mentre tentano il furto in un’abitazione fuggono in auto e inseguiti dalle forze dell’ordine tentano di investire un ispettore di polizia. Arrestati. I fatti sono accaduti intorno alle 3,30 di questa notte, giovedì 7 aprile. Approfittando dell’assenza dei proprietari due ladri rumeni di 34 e 35 anni hanno appoggiato una scala a pioli alla parete di un’abitazione in via Pietro Cella e con un cric per auto hanno forzato la tapparella di una finestra. Una volta entrati nell’abitazione hanno iniziato a raccogliere refurtiva di vario tipo senza accorgersi, però, di aver innescato l’allarme antifurto silenzioso collegato alla centrale di Metronotte Piacenza e alla Questura. Una volta ricevuto il segnale le guardie giurate e due volanti di polizia si sono subito precipitate sul posto trovando in effetti la scala ancora appoggiata al muro, il cric incastrato sotto la tapparella e la refurtiva ammassata in casa. I ladri, invece, sentendo arrivare le auto davanti all’abitazione si erano già dati alla fuga. Infatti, dopo pochi istanti, gli agenti hanno sentito un motore mettersi in moto, una sgommata e hanno visto una Peugeot 207 nera allontanarsi a tutta velocità in via Tibaldi e poi girare in via Cella. A quel punto una pattuglia della polizia si è subito messa all’inseguimento mentre la Peugeot ha iniziato a imboccare una strada dietro l’altra a folle velocità, strade strette e molto simili tra loro, un vero labirinto che alla fine ha mandato in confusione il conducente: i fuggitivi infatti, dopo pochi minuti, si sono ritrovati di nuovo in via Cella. Notando la Peugeot in avvicinamento, un ispettore della polizia si è posizionato in mezzo alla strada e puntando la pistola contro la vettura ha intimato l’alt ai banditi. Questi ultimi però hanno premuto il piede sull’acceleratore e hanno puntato dritto contro il poliziotto tentando di investirlo: l’agente ha compiuto un balzo e solo per un soffio ha evitato la vettura venendo comunque colpito a una mano. Come estremo tentativo di arrestare la corsa dei due stranieri l’ispettore ha sparato un colpo in aria: l’alta velocità e lo spavento per il colpo di arma da fuoco hanno in effetti fatto sbandare il conducente che alla fine ha perso il controllo dell’auto ed è andato a impattare contro un furgone parcheggiato a lato strada nella vicina via Scapuzzi. Non è finita. I due rumeni sono usciti dall’auto e, dividendosi, hanno tentato la fuga a piedi: a quel punto però sono stati bloccati e arrestati dagli agenti. Difficile anche ammanettarli dal momento che i fuggitivi hanno fatto di tutto per liberarsi dalla presa delle forze dell’ordine e all’apice della tensione il 34enne ha addirittura sfondato il lunotto posteriore di una volante con la testa.

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Portati finalmente in questura i malviventi sono stati identificati: si tratta, come detto, di due rumeni residenti da anni a Piacenza, uno muratore mentre l’altro piastrellista. Sulle loro spalle numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio. L’auto è invece risultata rubata lo scorso dicembre a Casalpusterlengo, in provincia di Lodi. Per la coppia è scattato l’arresto con una sfilza di accuse: tentato omicidio, tentata rapina, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, possesso di oggetti atti allo scasso, possesso di oggetti atti all’offesa (in auto è stato trovato un coltello) e ricettazione.

“Sono estremamente soddisfatto di come si è risolta la situazione – ha spiegato il questore Salvatore Arena – per molti motivi. Innanzitutto il coraggio dei miei agenti che di fronte a malviventi senza scrupoli non si sono tirati indietro e hanno messo a rischio la loro stessa vita. Secondariamente per la collaborazione ricevuta da Metronotte Piacenza e dai carabinieri che si sono precipitati a darci man forte in questa difficile operazione: la dimostrazione che a Piacenza le forze dell’ordine e le agenzie di sicurezza privata collaborano in maniera estremamente proficua. Infine un grazie alla famiglia che stava per essere derubata: montando un antifurto collegato alla questura e alla vigilanza privata ha dimostrato di aver compreso cosa significa reciproco aiuto tra cittadini e forze dell’ordine”.