Una casa e un lavoro per le persone sfrattate,la sfida di Caritas e Fondazione

Emergenza abitativa, al via il progetto “Casa tra le case”, gestito in collaborazione tra la Fondazione di Piacenza e Vigevano e la Caritas Diocesana. Il progetto ha lo scopo di rispondere, come detto, al problema dell’emergenza abitativa, che soprattutto negli ultimi anni sta assumendo dimensioni rilevanti, e ha un carattere innovativo poiché intende affrontare questo fenomeno anche sotto gli aspetti sociali ed educativi. Nella pratica attraverso la collaborazione tra soggetti istituzionali e diverse realtà Caritas e Fondazione si pongono l’obiettivo di reperire un numero totale di 25 appartamenti messi a disposizione di famiglie che a causa di difficoltà economiche o ridotta capacità contributiva si trovano a vivere sotto sfratto o sono già state sfrattate.

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Un team composto da operatori della Caritas e da membri della Fondazione individuerà le famiglie con i requisiti necessari alla partecipazione al progetto, poi si tratterà di trovare gli appartamenti dove collocarle. In questo senso la Caritas fa appello a proprietari di immobili sfitti o inutilizzati che vogliano mettere a disposizione lo stabile di loro proprietà: questi, per aderire al progetto, dovranno accettare di affittare il proprio appartamento a una cifra che sia, al massimo, la metà dell’affitto normalmente previsto per quella casa e per quella zona.

A questo punto subentra l’aspetto innovativo di questo progetto. La permanenza in questi appartamenti, infatti, dovrà essere temporanea: la famiglia verrà aiutata a superare il momento di crisi e quando la situazione si sarà risolta o comunque sarà migliorata lascerà il posto ad altre famiglie: “In quattro anni contiamo di aiutare circa 60-80 famiglie e 15-25 single” dice Giuseppe Chiodaroli, presidente della Caritas di Piacenza. I membri di ogni famiglia verranno seguiti e aiutati nel percorso lavorativo analizzando caso per caso e adottando soluzioni specifiche. In questo senso acquista importanza il progetto “Lavor-Io” grazia al quale i componenti del nucleo familiare potranno effettuare tirocini o aiutati nella ricerca di un lavoro, soprattutto se la loro capacità reddituale è pari a zero. “E’ un progetto che ci ha convinto da subito – ha detto Massimo Toscani, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano – perché non si tratta di semplice beneficenza: entra in campo anche l’aspetto formativo ed educativo e in più mira ad attivare una rete di solidarietà tra i cittadini”.