Bando regionale Giovani per il territorio, progetto piacentino tra i vincitori

IL PO RICORDA. Vivere il confine

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La quarta edizione del progetto ideato dall’Associazione Arti e Pensieri per la rivalutazione del Lungofiume piacen6no, IL PO RICORDA, è stata selezionata tra i progeB presenta6 all’Is6tuto Beni Ar6s6ci, Culturali e Naturali della Regione Emilia Romagna (IBACN) nell’ambito del bando regionale GPT (Giovani per il Territorio).

Dal 2013 la manifestazione si impegna a riavvicinare Piacenza (una città di fiume che ha quasi scordato di esserlo…) al Po e lo fa con la collaborazione del Comune di Piacenza, il patrocinio del Festival Europeo della Via Francigena, il sostegno del Consorzio di Bonifica e, fin dalla prima edizione, della Fondazione di Piacenza e Vigevano, oltre all’ormai consolidata rete di collaborazioni con enti e associazioni sia pubbliche che private del territorio.

Quest’anno, con l’edizione Vivere il confine, IL PO RICORDA si appresta a compiere un significativo salto di qualità, grazie al contributo fornito dall’IBC.

I TEMI

Piacenza è stata fondata su un terrazzo fluviale del Po e deve proprio a questa posizione strategica la propria ragion d’essere. In città esistono diverse tracce dell’antico rapporto con il fiume, che è profondamente inscri1o nell’asse1o urbanis6co, contenuto nella storia dei monumento e a1estato da reperti archeologici e opere d’arte. Il progetto si propone di mestiere a sistema questo molteplice e articolato patrimonio culturale per riscoprire l’importanza del Po, oggi in parte dimenticata, nel processo storico di formazione dell’identità locale.

L’iniziativa, che fin dalla prima edizione si propone di animare gli spazi del lungofiume e di incentivarne la frequentazione, riveste, peraltro, una funzione sociale di aggregazione e di condivisione degli spazi pubblici, essendo rivolta a un pubblico più ampio possibile grazie a una modalità comunicativa trasversale e inclusiva.

I vari monumenti e il fiume saranno messi in relazione da diversi eventi, che nell’ambito della rassegna si snoderanno in varie sedi in funzione del bene di volta in volta da valorizzare. Il tema principale del confine sarà analizzato in ogni appuntamento in modo differente.

A tale scopo si utilizzano linguaggi diversi: musica, teatro, performance artistiche; ma anche mostre tematiche, tavole rotonde, conferenze e laboratori didattici per approfondire l’indagine storica sulle dinamiche e sui significa6 del complesso rapporto di Piacenza con il Po, seguendo il filo conduttore del confine, al di là delle sue valenze puramente geografiche e politiche, fino a intercetivarne le più profonde implicazioni culturali di limite o nuova prospettiva, luogo di separazione o di incontro tra diversità, fluido scivolare l’uno nell’altro di passato, presente e futuro. Al fiume come forza naturale terrifica, luogo del rimosso oppure ostacolo da superare saranno dedicati due appuntamenti, che prenderanno le mosse da beni archeologici come le spade donate al Po in un rito risalente all’età del Bronzo e conservate ai Musei Civici o dalla chiesa di San Sisto, che anticamente controllava il porto sul Po e rivestiva un ruolo chiave sul tracciato della via Francigena.

Il confine è, storicamente, il luogo dell’incontro e dello scambio tra culture diverse, ciò sarà evidente nell’evento ambientato ai Teatini, in virtù della complessa koinè culturale di cui è espressione l’apparato decorativo della chiesa, risalente al periodo farnesiano. All’inizio di questa

dinas6a padana, peraltro, si era avver6ta l’esigenza di creare un filtro tra lo spazio urbano e lo spazio naturale non regolato dall’uomo rappresentato dal fiume, a1raverso la realizzazione di un giardino annesso al palazzo dei duchi, luogo di delizie e al contempo segno tangibile del potere dei sovrani. Quest’ul6mo aspe1o sarà trattato in un appuntamento a Palazzo Farnese, che consentirà di introdurre il tema del confine tra civiltà e natura, argomento anche di un’ulteriore data da tenersi sul lungofiume. In una conferenza/tavola rotonda, a cui interverranno geologi, idrologi e architeB si affronteranno, quindi, le problematiche attuali dello sviluppo compa6bile e si valuteranno proposte di riqualificazione dell’area perifluviale cittadina.

Il Museo di Storia Naturale, ancora, sarà la sede di una mostra didaBca sulla storia dell’ingegneria idraulica. L’esposizione non solo prenderà in esame il tema del progresso e delle innovazioni tecnologiche, di cui l’impianto Idrovoro della Finarda, ad esempio, è un effetto, ma evidenzierà anche come quest’ultmo presente, in realtà, alcuni significatvi caratteri di continuità con l’antico sapere dei “maestri d’acque” aBvi tra XIV e XVI secolo. L’antitesi tra vecchio e nuovo, progresso e tradizione sfuma lungo il confine, mentre emerge l’importanza che il rapporto con l’acqua ha rives6to nella storia dell’uomo.

GLI ASPETTI INNOVATIVI
Il progetto prevede la realizzazione di un percorso temaAco mulAmediale sul rapporto tra il fiume

Po e la città, da agganciare alla app “Piacenza”, già aBvata, che u6lizza la innovativa tecnologia iBeacon.

Il percorso tema6co avrà una sua icona dedicata (ad esempio i meandri del Po stilizzati) e consen6rà all'utente interessato di accedere, tramite il suo disposi6vo mobile, a una scheda generale che illustra brevemente la storia del rapporto tra Piacenza e il fiume e a singole schede rela6ve a monumen6, reper6 archeologici e opere d’arte di grande importanza per comprendere e 'leggere' la città di Piacenza e alcuni suoi monumen6 (quelli del comparto nord) che, senza legame con il fiume, hanno perso iden6tà e significato.

Nell’arco della manifestazione si prevede inoltre di aprire un dibaBto costruBvo sulle problema6che insite nell’a1uale rapporto di Piacenza con il Po sul piano urbanis6co e ambientale, per proge1are i suoi possibili sviluppi alla luce di una più compiuta consapevolezza. Tra gli obieBvi si segnala il recupero di una rete di soDopassi ciclabili, oggi degrada6, che collegano il Po alla ci1à, il Parco del Po al Parco delle Mura.

Fondamentale per questa quarta edizione sarà il coinvolgimento aGvo di numerosi giovani, appartenen6 all’Associazione Ar6 e Pensieri o a vario 6tolo impegna6 nell’organizzazione della manifestazione il PO RICORDA: dagli studen6 del Politecnico ai canoBeri della Vi1orino da Feltre, dai giovani soci dell’Associazione ‘L’angolo dei bambini e dei ragazzi’ della frazione di Roncaglia, ai cosplayers che verranno coinvol6 nell’organizzazione della data IL FIUME E’ UN MOSTRO. Grande risalto sarà dato anche a giovani musicis6 del Conservatorio Nicolini che avranno l’opportunità di esibirsi sul pres6gioso palco dei Tea6ni e la loro scuola sarà riconosciuta quale importante eccellenza che dà internazionalità al nostro territorio. Alla sera del 10 se1embre, inoltre, le rive del Po ospiteranno un grande concerto rock per onorare il fiume e tuB i mostri che lo abitano. Il concerto sarà realizzato in collaborazione con Orzorock Fes6val, manifestazione dedicata alle giovani band che da vent’anni si 6ene sulle rive del Trebbia e che ora approda su quelle del Grande Fiume.

In generale si intende fornire alle giovani generazioni l’occasione di esprimersi e diver6rsi prendendo parte a una kermesse ricca di significa6 e che intende res6tuire un senso profondo ai luoghi e al tempo in cui viviamo.

Si prevede,tra l’altro, anche la ripresa di TEATINI ON AIR, la fortunata inizia6va di valorizzazione della ex Chiesa di San Vincenzo: negli orari di apertura alcuni strumen6 musicali saranno messi a disposizione del pubblico grazie alla collaborazione del Conservatorio Nicolini e della Fondazione Teatri, promuovendo la fruizione aBva del monumento a1raverso la musica.

LE DATE

PIU’ INGEGNOSI DELL’ACQUA! (20 maggio – Impianto Idrovoro della Finarda)
PIACENZA, LA PICCOLA COSMOPOLITA (18 – 19 giugno – Sala dei TeaAni – Chiesa di San Sisto –

Palazzo Farnese) date da confermare
IL GIARDINO DELLE DELIZIE (25 giugno – Palazzo Farnese e Arena Daturi) INDO, SARASVATI, GANGA: L’INDIA DEI SACRI FIUMI (2 Luglio – Lungo Po) Recupero della data della scorsa edizione annullata causa maltempo. SUPERARE IL CONFINE (3 seDembre – Palazzo Farnese – Lungo Po)
IL FIUME E’ UN MOSTRO (10 seDembre – Palazzo Farnese – Lungo Po) SPAZIO AL FIUME (17 seDembre – Lungo Po)
UNA CITTA’ ALLO SPECCHIO (oDobre – Museo di Storia Naturale)

I PARTNER (per ora…)

IBACN Is6tuto Beni Ar6s6ci Culturali Naturali della Regione Emilia Romagna Comune di Piacenza, Servizio Musei Cultura e Turismo; Ufficio Ambiente Associazione Europea Vie Francigene
Fondazione Teatri

Conservatorio Nicolini
Consorzio di Bonifica Piacenza
Studio tecnico Marcello Spigaroli
Associazione ‘L’angolo dei bambini e dei ragazzi’ di Roncaglia Associazione Cinemaniaci
Società CanoBeri Vi1orino da Feltre
Roberta Morisi
Alessandra Bonomini
Associazione Ragazzi al Museo
Sergio Anelli
Daorsa Dervishi
Tano Gregori
Orzorock Fes6val
Map
Circolo ANSPI La Tana di Roncarolo