“Attenzione al nuovo trabocchetto che con l’area vasta si prepara alla gente piacentina”. E’ questo l’allarme che Confedilizia Piacenza lancia, “a malincuore, ma col dovere che impone di farlo e di dirlo”. “Se la Regione ci impone (o ci alletta con soldi per i politici da spendere) a unirci, sia. Ma è chiaro – prosegue il comunicato Confedilizia – che ciò di cui ci vogliono convincere, non sta in piedi: unendoci a Parma e basta, saremo sempre perdenti, il confronto purtroppo oggi non regge. E chi ha giocato male la partita, si arrenda, e abbandoni il campo. Già si profila (e forse è anche già stata accettata) un’altra sconfitta, quella della Camera di commercio, che pure perderemo. E l’Expo è sulla stessa strada. Quello che è capitato con la nostra Cassa di risparmio lo abbiamo già visto: anche allora (ed è stata la madre di tutte le nostre seguenti sconfitte) si disse che ci avremmo guadagnato per questo e per quello. E’ chiaro che la partita dell’area vasta andava giocata in tutt’altro modo, con Reggio Emilia, e non anticipando invece decisioni (di chi?) di unioni a Parma. Se c’è ancora rimedio a questo disastro annunciato, lo si faccia. E, soprattutto, non si segua la strada di far decidere i consiglieri provinciali, cioè persone non più elette, che rappresentano nessuno. Si interroghi, piuttosto, il territorio: si sono gettati via tanti soldi in rotonde anche inutili ed altro, che non saranno certo le spese relative – come peraltro si sosterrà – a sfondare le nostre finanze. Piacenza – conclude il comunicato di Confedilizia – abbia finalmente un sussulto di orgoglio, mandi a casa i perdenti, chi sa solo collezionare sconfitte e consegnarci un futuro di progressiva smobilitazione – persino il 118 – delle nostre principali strutture. E, soprattutto, non dividiamoci, non lasciamoci confondere da chiacchiere, ci diranno che siamo dei provinciali: ebbene, siamoli, per salvare il nostro futuro”.