“Un giorno all’improvviso mi innamorai di te, il cuore mi batteva non chiedermi perché…”. Questo e altri inni veri e propri hanno scandito la cavalcata biancorossa verso la Lega Pro. Ogni domenica in giro per campi sportivi, tribune minuscole, paesini sperduti. Ma c’erano. Sono i supporter biancorossi che oggi, a Mapello, hanno letteralmente invaso il comune lombardo. Un migliaio i presenti: tra bandieroni, sciarpe, fumogeni biancorossi e quant’altro il piccolo impianto di Mapello è diventato un calderone biancorosso. Una squadra, il Piacenza, che non è mai stata abbandonata dalla propria gente. “Sì ma in serie A lo stadio Garilli si riempiva solo con le grandi squadre” dice qualcuno. Vero, anzi verissimo. Perché allo stadio vengono due categorie di tifosi: quelli che amano il calcio di alto livello e quelli che vivono nel motto: “Support your locale football club” ovvero “Sostieni la squadra di calcio della tua città”, qualsiasi sia la categoria. Un gruppo che già era numeroso e vivissimo all’epoca dell’Eccellenza, cresciuto sempre di più in serie D. Ultras e tifosi, tutti innamorati dei colori biancorossi: fossimo rimasti in serie D per altri 10 anni sarebbero comunque rimasti al fianco di società e squadra. Lo ha detto anche mister Franzini a fine partita: “Queste persone meritano la festa di oggi, sono meravigliosi”.