Piccoli studenti piacentini alla Scala per un flauto incantato

L’illustre piacentino Ernesto Schiavi, prima parte dell’Orchestra della Scala e Direttore Artistico della Filarmonica della Scala, ci conduce per mano attraverso il suggestivo mondo dei giovani che vivono per un futuro di musica e arte. Grazie alla volontà instancabile di Riccardo Muti, è sorta l’Accademia del Teatro alla Scala, un luogo fondamentale ove giovani talenti crescono, maturano le proprie potenzialità e si preparano per il palcoscenico. Dai maestri dell’Accademia di perfezionamento nasce questo spettacolo meraviglioso dedicato alle scuole primarie di Lombardia ed Emilia. Il Maestro Ming Ciung guida i musicisti dell’orchestra con intelligenza e straordinaria energia. E’ un grande libro che poggia sulle nuvole che si apre e si sfoglia e di volta in volta compaiono le scene della fiaba. Il regista Ulrik Peter comunica ai piccoli spettatori mediante una voce narrante e tutto è colore e movimento. I personaggi sono attori simpatici che assumono sembianze accessibili ad un pubblico infantile. Domande, piccoli indovinelli, applausi a scena aperta per una storia d’amore tra il principe Tamino e la dolce Pamina e il Flauto Magico che accompagna il protagonista tra le difficili prove: silenzio, acqua e fuoco fino alla Luce della Verità.

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In teatro, giovedì 10 marzo e per tutto il mese di aprile, scuole della provincia di Piacenza, Lodi, poi di Cesano Maderno, Busto Arsizio, Milano Centro. Docenti e bimbi conoscono a memoria la trama dell’opera e canticchiano le arie di Papageno e Tamino. Ma chi sono questi personaggi? Nel foyer al termine dell’opera incontriamo, per l’autografo, Papageno (Giovanni Romeo), Tamino (Sebastiano Sala), Pamina (Fatma Zhan), la Regina della notte (Jasmine Schaan). Sala ricorda Piacenza, le sue strade, i suoi palazzi e il suo Teatro.

I bambini di Borgonovo e Fiorenzuola sono esultanti e corrono nel foyer chiedendo di ritornare una prossima volta. Interessante la politica artistica del nuovo sovrintendente Pereira perché apre il teatro alla scuola come già negli anni Settanta lo fece Paolo Grassi, perché Mozart e il Flauto Magico rappresentano la felicità, l’amore, la fratellanza e la bellezza. Proprio in nome di questi valori dovremo ritrovarci tutti uniti sulle strade della vita. Insieme al flauto di Tamino, il tempio della musica più prestigioso del mondo, ha vibrato di mille sguardi e parole tra le pagine di una storia di poesia. Il carillon di Papageno ancora squilla per tutti noi.