Video pedofili in biblioteca, il pc del 60enne zeppo di file “agghiaccianti”

AGGIORNAMENTO DELLE 12.30 – «Migliaia di file» definiti «agghiaccianti» e «inequivocabili». Dalla Procura della Repubblica di Piacenza arriva la conferma che il computer del 60enne arrestato ieri, martedì 15 marzo, mentre scaricava video pedopornografici nella sala wifi della biblioteca comunale Passerini Landi, è pieno zeppo di foto e immagini che lasciano poco spazio ai dubbi. Alla Polizia postale e delle telecomunicazioni è bastata una rapida ispezione all'hard disc portatile di proprietà dell'uomo per rendersi conto della “passione” malata che lo stesso pare abbia nei confronti dei minorenni. E non si parla di minorenni alla soglia della maggiore età, il cui aspetto spesso può essere confuso con quello di giovani adulti; dagli ambienti investigativi è stato chiarito che si tratta di files, foto e video, dal contenuto inequivocabile; come a dire che all'interno erano ritratti bambini e non ragazzi e ragazze. 

Radio Sound

Dagli ultimi accertamenti è emerso che si tratta di un uomo nato a Pavia, ufficialmente senza fissa dimora ma nell'ultime periodo domiciliato di fatto a Piacenza dove dormiva in un rifugio per senzatetto. A suo carico, peraltro, ha già una condanna per fatti analoghi. E' un habitué dunque, e domani il suo arresto, effettuato dagli uomini della Questura di Piacenza, sarà valutato dal gip nell'udienza di convalida. L'accusa di cui deve rispondere, per ora, è detenzione di materiale pedopornografico. 

 


La polizia postale sta ancora analizzando i contenuti del computer portatile del 60enne arrestato ieri alla biblioteca Passerini Landi. L'uomo, italiano senza fissa dimora, ha iniziato a scaricare video dal contenuto pedopornografico sul suo pc approfittando della rete wifi della biblioteca ma è stato notato da alcuni studenti che hanno subito chiamato la polizia. Gli agenti si sono subito recati sul posto e hanno colto in flagrante il 60enne. Per lui sono scattate le manette e il suo computer è stato sequestrato. Ora la polizia postale sta analizzando i contenuti del portatile per cercare di capire quanti file siano presenti, di quale natura e se il 60enne, oltre a scaricarli per uso privato, li abbia anche condivisi in rete. L'uomo avrebbe già precedenti legati al possesso di materiale hard con protagonisti minorenni.