Martedì 8 marzo, presso la sede di Confindustria Piacenza, in Via IV Novembre 132, sono stati presentati i risultati dell’indagine congiunturale sull’andamento dell’industria nel II° semestre 2015 e sulle previsioni per il I° semestre 2016. I dati sono stati elaborati dall’Ufficio Studi di Confindustria Piacenza su di un campione altamente significativo di aziende piacentine e sono stati commentati dal presidente degli Industriali, Aberto Rota e dal direttore Cesare Betti.
Le aziende del campione sono 100 per un fatturato complessivo di 3 miliardi€ e 9.000 addetti.
In buona sostanza, l’economia piacentina vede la luce in fondo al tunnel. Almeno stando ai dati resi noti nel pomeriggio da Confindustria, che registrano una crescita di due punti percentuali. E se non si può parlare ancora di ripresa, sicuramente il presidente degli industriali Alberto Rota si è detto fiducioso, seppur con aumenti dei fatturati a macchia di leopardo. “L'incremento del fatturato del 2,6% e la diminuzione dell'occupazione dello 0,60% sono dati simili a quelli rilevati 6 mesi fa – ha spiegato Rota – ma intanto è il mondo ad essere cambiato. La crisi del prezzo del petrolio invece di agevolare l'export, ha fatto registrare un segno negativo in quello che è sempre stato un punto di forza”.
Segnalato in calo del 5,08% il fatturato estero, mentre cresce quello interno del 5,19%. Sul versante dell’occupazione, si registra un calo della cassaintegrazione ma non sembra esserci stata una ripresa grazie alla riforma Jobs Act. I settori che tengono, sono sempre quello alimetare e quello manifatturiero, anche se grazie alla domanda interna più che verso l’estero. Il punto che più sembra preoccupare gli industriali, comunque, è quello sulla fiducia. Anche perché, sempre secondo i dati, cresce del 10% chi non si aspetta variazioni del fatturato o di ordini.