“Se oggi siamo il quarto gruppo bancario più importante lo dobbiamo alla fiducia che la gente ci ha sempre accordato. Ed è per questo che quando noi riusciamo a fare del bene a chi ne ha bisogno, non possiamo che essere orgogliosi”. Così i vertici di Banca Mediolanum si sono espressi davanti ai correntisti che nell’alluvione del 14 settembre scorso hanno avuto danni alle loro abitazioni. Nella splendida cornice della Cappella ducale di Palazzo Farnesem Banca Mediolanum – presente, tra gli altri, con il consulente della direzione generale Guido Lasciarrea, con il responsabile delle attività sociali Gianluca Randazzo e con il responsabile territoriale Riccardo Bertè – ha consegnato ai correntisti una somma di 42.700 euro.
Lasciarrea e Randazzo hanno ricordato come Banca Mediolanum sia dal 1994 sempre vicina ai cittadini che subiscono danni a causa si calamità naturali. Sono state calcolati 209 milioni di euro tra liberalità e mancati introiti.
“Siamo una banca internazionale – ha detto Bertè – e ogni cliente ha vicino un family banker. Mediolanum è una banca innovativa, il nostro gesto vuole essere un segno tangibile di vicinanza al territorio”. E i ringraziamenti a banca Mediolanum sono arrivati anche dall’assessore al Bilancio del Comune Luigi Gazzola e dalla vicepresidente della Provincia Patrizia Calza. “Purtroppo questi danni derivanti dal maltempo non ci danno tregua” ha detto Calza che ha informato di aver già chiesto alla Regione 2 milioni di euro come risarcimento danni per l’ultima ondata di maltempo del weekend scorso.
Tra i correntisti che hanno ricevuto il contributo c’era anche una persona vicina a Ornella Degradi, la donna che nell’alluvione ha perso figlio e marito, rispettivamente Luigi e Filippo Agnelli. Ha letto una sua lettera molto commuovente: “Ho perso tutto, un figlio e un marito. Ora mi batterò perché anche mio marito (ancora disperso, ndr) riceva una degna sepoltura e che non venga lasciato nel Nure come un sasso”. La donna ha poi annunciato l’intenzione di istituire una borsa di studio riservata a uno studente particolarmente meritevole della Valnure.