Cristian Camisa della giunta di presidenza nazionale di Confapi è intervenuto al Parlamento Europeo per esprimere il suo no al riconoscimento dello status di Economia di mercato alla Cina. È stato Cristian Camisa, membro di giunta di Presidenza di Confapi e presidente di Confapi Industria Piacenza, a farsi portavoce nella sede del Parlamento Europeo a Bruxelles del mondo industriale italiano e soprattutto ad esprimere le perplessità del Paese di fronte al possibile riconoscimento dello status di Economia di mercato alla Cina.
“Il riconoscimento dello status di economia di mercato alla Cina significherebbe l’impossibilità per l’Unione Europea di applicare misure antidumping con conseguenze facilmente immaginabili” ha dichiarato Camisa, “abbiamo espresso la nostra convinta contrarietà visto che l'azione del Colosso Asiatico è ancora fortemente influenzata dall'interventismo dello stato. L'Italia sta uscendo faticosamente da una gravissima crisi caratterizzata da oltre 82.000 imprese fallite dal 2009 ad oggi e molte più chiuse, da una perdita del 25% della produzione industriale, mentre il 2016 sarà il primo anno con una crescita attorno all'1%: non possiamo permetterci l'ennesimo colpo alla nostra economia”.
Il rischio per l'Italia è grande e Camisa non ha mancato di evidenziarlo insieme all'assenza di unanimità di vedute tra i Paesi membri: “In un momento di grande disaffezione verso l'Europa da parte di diverse Nazioni, Bruxelles deve dimostrare che è in grado di difendere l'industria e il nostro futuro” ha concluso, “in genere come associazione siamo contrari ai dazi ma nel caso specifico stiamo parlando di concorrenza sleale”.