Piacenza Suona Jazz a Monticelli con l’armonicista De Aloe

Continua la maratona jazzistica del Piacenza Jazz Fest con all’attivo più di quaranta concerti in quaranta giorni, sparsi in varie realtà e dimensioni del territorio. Per la rassegna “Piacenza Suona Jazz” venerdì 4 marzo agli Amici del Po di Monticelli d’Ongina suonerà alle ore 22.00 il quartetto dell’armonicista Max De Aloe che presenta il suo ultimo progetto discografico dal titolo “Borderline”. L’ingresso è gratuito con tessera ARCI. La rassegna organizzata dall’associazione Piacenza Jazz Club in stretta collaborazione con gli otto gestori dei locali e dei circoli coinvolti nell’avventura, è sostenuta dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano e gode del patrocinio del Comune e della Provincia di Piacenza.Oltre al leader Max De Aloe che suona magistralmente l’armonica cromatica, gli altri componenti di questo quartetto sono i fidati Roberto Olzer al pianoforte e Nicola Stranieri alla batteria, accompagnati eccezionalmente da Attilio Zanchi al contrabbasso a cui piace spesso suonare con De Aloe.Una mostra di pittura è stata la scintilla che ha fatto scoccare l’idea, la fonte di ispirazione primaria. “Borderline” è il nuovo progetto e nuovo CD per il quartetto di Max De Aloe che travalica i confini del Jazz tradizionale per incontrare e rivisitare, tra un brano originale e l’altro, la musica classica e il Rock. Con rispetto per la storia, ma con arrangiamenti inaspettati, nei quali l’armonicista dimostra talento e inventiva. La scelta del repertorio è caduta su musica che interroga artisti, pittori, musicisti spesso sospesi tra normalità e follia. L’arte che fa risorgere l’uomo e il suo bisogno disperato di espressione che diversamente non troverebbe sfogo né capacità di esprimersi.
Si fa riferimento in particolare alla cosiddetta Art Brut o arte grezza, che individua quei pittori che hanno scoperto l’arte in luoghi come ospedali psichiatrici o celle di detenzione.Figurano anche brani originali che trovano ispirazione nei quadri di artisti come Carlo Zinelli e Adolf Wölfli, che hanno iniziato a dipingere proprio durante la loro degenza in ospedali psichiatrici. 
Un’occasione per esplorare anche il genio di Thelonious Monk e Charles Mingus, ma anche di Syd Barrett dei Pink Floyd, Kurt Cobain dei Nirvana e Robert Schumann. Un progetto a largo respiro, in linea con la musica di Max De Aloe e del suo quartetto, sempre 
capaci di miscelare non solo differenti generi musicali, ma anche mondi artistici apparentemente lontani, come hanno dimostrato alcuni recenti progetti e dischi: “Lirico incanto” (2008 – rivisitazione di arie d’opera), “Bradipo” (2010) e “Bjork on the moon” (2012) dedicato alla musica della grande cantante e compositrice islandese.
Fine settimana fitto di impegni targati Piacenza Jazz Fest: la giornata di sabato è tutta al Milestone con la presentazione di due libri nel pomeriggio e un concerto-lezione  “Vi racconto una song” la sera. Domenica invece aperitivo jazz al Centro commerciale Gotico alle 17.30 e uno dei concerti-evento del cartellone principale la sera con il quartetto Lagrène, Faraò, Willis e Ceccarelli a Fiorenzuola.

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