Statale 45, Delrio a Piacenza. Giro di boa: 70 milioni per renderla “nuova”

Il ministro delle Infrasftrutture Graziano Delrio e il presidente e amministratore delegato di Anas Gianni Armani sono a Piacenza oggi per parlare della Statale 45. Nella sede della Provincia, in via Garibaldi, ci sono anche tutti i sindaci della Valtrebbia e non solo per un incontro destinato a fare da punto di svolta, si  spera, nella gestione di una situazione che da tempo è giudicata critica e in fase di stallo. C'è il prefetto Anna Palombi, ci sono gli onorevoli piacentini Paola De Micheli, Marco Bergonzi oltre a un inatteso e applaudito Pierluigi Bersani, arrivato a sorpresa. Ci sono i consiglieri regionali Katia Tarasconi, Gianluigi Molinari e Tommaso Foti e tanti altri. Ci sono tutti, dunque; i "giocatori" principali di questa partita (e i “controllori”) sono allo stesso tavolo ed è quindi l'occasione buona per fare il punto della situazione in modo concreto.

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Ed è lo stesso ministro Delrio ad andare subito sul concreto: «C'è un piano straordinario di messa in sicurezza, di cura della Statale 45 che attraversa una della valli più belle d'Italia – dice – E' il nuovo corso di Anas e del Ministero che ha voluto un investimento forte sulla cura e la messa in sicurezza delle strade per renderle completamente fruibili dai cittadini che abitano ancora nel nostro Appennino e si spera che lo abitiamo ancora a lungo. Ma vogliamo che anche i turisti che vogliano percorrere valli splendide come la Valtrebbia di poterlo fare in piena tranquillità. E proprio sulla 45 parliamo di un investimento che era atteso da tanti anni ed è un investimento di 70 milioni e che credo che dia ragione di una rinnovata attenzione per i territori da parte del Governo e di Anas».

«C'è un notevole cambio di passo – ha poi detto il ministro nell'incontro con i sindaci del territorio – Abbiamo cercato con Anas di dare grande importanza alla manutenzione e alla cura delle vie di comunicazione. Dei 12 miliardi a disposizione di Anas solo una piccola parte è per le nuove opere e una larga parte per la manutenzione. Questo cambio di passo è molto importante perché consente di avere una programmazione credibile, permette alle Regioni di capire in modo chiaro dove lo Stato arriva e dove non arriva. Mettiamo in campo tutti i temi, dall'incidentalità, alla percorribilità e a tutto il resto». «Abbiamo stanziato più fondi – assicura il ministro – Quest'anno 6 miliardi in più da inserire nella legge di stabilità con una programmazione su base quinquennale. E i cantieri inizieranno presto. Qui sulla 45 una parte dei lavori inizierà già nel 2016 e una seconda parte nel 2017. Sono date certe. La sicurezza è una cosa che dobbiamo garantire a tutti i nostri cittadini, a quelli che vivono nelle città e a quelli che decidono di vivere in montagna. Sappiamo che il problema è lo spopolamento della montagna ma se iniziamo a renderla accessibile, con fibra ottica e strade curate, magari qualcuno può ancora scegliere di vivere a 40-50 minuti dalle città».
Delrio ha anche parlato della corruzione che in Italia è sempre stata un problema, oltre alla mancanza di progettazione: «Sulla trasparenza abbiamo e stiamo spingendo molto – spiega – e con oggi si inizia a dialogare stabilmente con i territori in modo più diretto». 

«La focalizzazione sulla manutenzione – aggiunge il presidente Anas Gianni Armani – è anche un modo di risparmiare ed è l'approccio innovativo che vogliamo porre nel nostro modo di lavorare, e lo faremo anche qui nel Piacentino, in Valtrebbia». 

Un incontro concreto, dunque. E vale la pena sottolinearlo perché di incontri sul tema Statale 45 ne sono già stati fatti a tonnellate e senza che poi si traducessero in interventi tangibili e soprattutto a lungo termine; si interveniva sull'emergenza ma non sulla manutenzione, evidentemente sinora non avvertita come una priorità. «Stiamo finalmente parlando di piani esecutivi – dice il padrone di casa dell'incontro di oggi e cioè il presidente della Provincia Francesco Rolleri, sindaco di Vigolzone – Sappiamo di che opere stiamo parlando e conosciamo i tempi di realizzazione, e soprattutto sono felice nel cogliere questo importante cambio di passo: finalmente si punta sulla manutenzione ordinaria e non solo su quella straordinaria dopo le calamità».