Conflitti, reti, progettazioni. E' questo il tema del convegno organizzato dalla rete D.N.A. (centri e attività di mediazione sociale dell'Emilia Romagna) in collaborazione con Mediattivi, il coordinamento di mediazione Acer, che si è tenuto a Bologna. Apertura al dialogo, confronto, contrasto all'isolamento e creazione di spazi di ascolto le "ricette" comuni di chi si occupa della prevenzione dei contrasti. In tutti i campi, a partire dalla convivenza civile tra vicini di casa. Così le iniziative di Acer Piacenza, rivolte sia alla scuola che alle famiglie di inquilini, sono state prese ad esempio come pratiche "virtuose" proprio nel campo della mediazione sociale. Giorgio Beltrani e Giuseppina Civardi, mediatori sociali per gli alloggi ERP di città e provincia, hanno illustrato i progetti di cittadinanza attiva portati avanti dall'Ente: dalle lezioni di educazione civica nelle Primarie e Scuole dell'Infanzia al Corso per Referenti di Condominio, al Concorso per l'alloggio meglio curato e al ricettario "Mangia come parli". Iniziative che vanno nella direzione di favorire l'integrazione interculturale e intergenerazionale negli spazi pubblici. «E' indispensabile attuare percorsi di facilitazione di dialogo – ha sottolineato Paolo Lazzaretti, coordinatore dei mediatori emiliano romagnoli – creando il più possibile rapporti continuativi tra Ente e inquilini. Lo sviluppo di momenti partecipativi rende più semplice la condivisione e l'apprendimento delle regole di convivenza». E, per conclusione, un pensiero condiviso da tutti: «Davvero la diversità è un ricchezza. Una ricchezza che chiede impegno per essere accettata, rispettata e messa in valore, ma una ricchezza concreta e viva che aiuta a fare cose buone e anche belle».