Una pubblicazione dedicata a Mons. Lanfranchi ad un anno dalla scomparsa

Il 17 febbraio 2015 moriva a 68 anni mons. Antonio Lanfranchi, originario di Grondone di Ferriere, vicario generale nella diocesi di Piacenza-Bobbio e poi vescovo a Cesena-Sarsina e a Modena-Nonantola. Venerdì 19 febbraio il settimanale “Il Nuovo Giornale” dedica a mons. Lanfranchi una una nuova pubblicazione della collana “Il centuplo quaggiù e l’eternità”.

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A scriverla, la giornalista Lucia Romiti. Il libretto, 48 pagine a colori, verrà inviato a tutti gli abbonati.

“Dopo l’ordinazione sacerdotale, il 4 novembre 1971, la vita di mons. Lanfranchi – spiega l’autrice – è stata un susseguirsi di ruoli accademici e pastorali sempre più impegnativi. Ruoli che non ha mai cercato, ma che ha sempre accolto con dedizione e spirito di servizio, caricandosi di ogni difficoltà e responsabilità. Per i giovani è stato il «Tom», un gigante buono da cui si sentivano amati come da un padre”. “Quando la malattia lo colpisce, inesorabile, nel giugno del 2014, l’affronta con dignità e speranza, come un bambino svezzato tra le braccia della madre. «Christi simus non nostri», aveva scelto come motto del suo episcopato: «Dobbiamo essere di Cristo, non di noi stessi!»”. 
L’iniziativa editoriale è stata realizzata grazie alla collaborazione di alcune aziende, del Comune di Ferriere, dell’Ucid (mons. Lanfranchi ne era il consulente ecclesiastico), dell’associazione “La Mietitrebbia” e del settimanale Corriere Cesenate. 

L’AUTRICE LUCIA ROMITI, laureata in filosofia all’Università degli studi di Macerata e giornalista, è redattrice della rivista del Rinnovamento nello Spirito Santo e collabora con il settimanale della diocesi di Piacenza-Bobbio “Il Nuovo Giornale”.Per la collana “Testimoni della fede” de “Il Nuovo Giornale” è autrice di diverse biografie.Per la collana “I santi in tasca” (edita con “Nuova Editrice Berti”) ha scritto le biografie di Giovanni Paolo II, Zelia e Luigi Martin, Padre Pio da Pietrelcina, Santa Teresa Benedetta della Croce, Pio X, Paolo Burali e Andrea Avellino.Per la collana “Il centuplo quaggiù e l’eternità” è autrice del libretto dedicato a don Luigi Bergamaschi.