Allarme rosso per l’Acer di Piacenza, Confedilizia: «Disastro annunciato”

Campanello d’allarme per l’Acer di Piacenza. Lo suona, in un comunicato, la Confedilizia di Piacenza “dopo un attento esame contabile dei bilanci dell’Acer locale”, invitando “ogni responsabile organo ad esaminare i conti stessi, con particolare riferimento agli enti che hanno nell’istituto propri rappresentanti”. “La morosità che si rileva – è detto nel comunicato della locale Confedilizia – per gli anni 2012, 2013 e 2014 è tale da costituire un problema altamente rilevante ai fini dello squilibrio della struttura, persistente nel tempo ed in continuo aumento”. “La morosità consolidata – prosegue il comunicato – ha registrato nel 2012 un incremento rispetto all’anno precedente del 12,07%, nel 2013 del 2,48% e nel 2014 del 7,99%, passando – come evidenziano le relazioni al bilancio – da euro 2.916.548 nel 2011 a 3.617.156 (sempre come saldo al 31 dicembre), così che l’aumento della morosità assorbe quasi totalmente l’incremento del dovuto”. Dopo aver sottolineato che “l’aumento della morosità si presenta in termini tali da non potersi giustificare neppure con l’attuale situazione di crisi economica”, la Confedilizia “evidenzia la necessità di un intervento straordinario, ad evitare un disastro annunciato”. Sempre la Confedilizia, sottolinea che “il dato del primo trimestre d’esercizio di ogni anno si presenta regolarmente come «positivo», ma esso viene altrettanto regolarmente smentito dai dati di fine anno”. Da ultimo la Confedilizia evidenzia pure che “l’incremento del fondo svalutazione crediti non pare assolutamente sufficiente a coprire le eventuali perdite su crediti, tantopiù che a livello di conto economico il risultato positivo di euro 292.251 è fortemente influenzato da poste positive straordinarie pari ad euro 209.000, per le quali non viene fornita alcuna informazione in sede di bilancio”.

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La nota della Confedilizia – nel risottolineare la necessità di un esame responsabile della situazione dell’Acer – conclude evidenziando che “in una situazione come quella descritta, appare anzitutto indispensabile che l’ente prescinda da iniziative non strettamente necessarie e dallo spiccato sapore propagandistico siccome anche pubblicizzato, atteso che è meglio non affollare teatrini e, da piacentini doc, guardare invece ai conti, prima di tutto risparmiando spese non d’istituto, così da scongiurare che a farne le spese, nonostante ogni assicurazione in contrario della Giunta comunale, possano essere anziani e disabili”.