Era stata fermata martedì scorso sul treno Frecciabianca Ancona-Milano perchè sprovvista di biglietto e documenti di identità. Così il capotreno ha informato la Polizia Ferroviaria, costringendo la giovane donna a terminare la sua corsa alla stazione di Piacenza. Condotta negli uffici della Polfer, la ragazza ha rifiutato di fornire le proprie generalità, dichiarando però al contempo di avere sedici anni. Grazie alla fotosegnalazione presso la Questura di Piacenza, è stato comunque possibile risalire all'identità della persona: dalla banca dati è infatti emerso il quadro di una minore bosniaca già conosciuta alle forze dell'ordine per numerosi furti e borseggi condotti in coppia con la sorella nella provincia di Milano. Della ragazza, già fermata in passato in diverse occasioni, inoltre, erano già conosciuti ben undici differenti alias, con i quali la giovane si era presentata alle forze dell'ordine.
Conseguentemente ai numerosi reati commessi, la giovane era stata affidata a una struttura per minori in Toscana, dalla quale è però risultata di fatto “evasa” dal giugno del 2015. Dopo la denuncia della Polfer e l'accompagnamento ai servizi sociali, è quindi scattato anche il provvedimento del Tribunale di Milano che ne ha disposto la custodia cautelare per un cumulo pene di sei mesi e ventiquattro giorni.
La minorenne è stata quindi riaccompagnata dagli agenti della Polfer in Toscana presso la struttura dalla quale era scappata in giugno.