Ogni truppa ha il suo condottiero. Il Piacenza ha mister Franzini . Chi va in campo è determinante, sia chiaro, ma l’impressione è che questa squadra sia plasmata ad immagine e somiglianza del suo tecnico: umile, ma determinata e dalle grandi potenzialità. I 15 punti di vantaggio paiono un divario rassicurante, ma i biancorossi non hanno nessuna intenzione di fermarsi e cercheranno la vittoria anche nel confronto di questa sera con il Ciliverghe Mazzano (fischio di inizio alle 20.30 al “Garilli”)
Ti vediamo sempre alle prese con la squadra. Fuori dal campo che altre passioni hai?
Amo lo sport a 360°. Seguo il tennis ed il Basket. Sono tifosissimo della Virtus Bologna, che seguo sin da quando ero piccolo, ma non chiedetemi quale sia il motivo. Forse la tifo perché un tempo era una grande squadra. Ho visto vincere tante coppe dei campioni. Ora purtroppo la squadra è in declino, ma torneremo.
Come tecnico prediligi il bastone o la carota?
Non sono una persona dal carattere aggressivo. Cerco sempre il dialogo con i miei giocatori. Chiaro che ci sono alcune situazioni in cui serve anche utilizzare le maniere forti, ma fortunatamente avviene di rado, specialmente in questa stagione.
Tra i big chi è il tuo modello di riferimento come allenatore?
Non ne ho uno preciso. Diciamo che ammiro molto Spalletti e Ventura per quello che hanno fatto negli ultimi anni, ma ci sono tanti allenatori bravi in Italia.
Il tuo Piacenza arriva da una vittoria importante a Monza…
Giocavamo con diverse defezioni, ma abbiamo vinto con il carattere. La partita ha detto ancora una volta che questa squadra ha una grande personalità e una grande forza d’animo. Grazie al gruppo che abbiamo riusciamo a superare tutti i problemi, legati alle assenze.
A chi parla di fortuna cosa rispondi?
Sarebbe meglio non dare una risposta. Parlare di fortuna per una squadra che ha 15 punti di vantaggio sulle avversarie credo sia di una tristezza infinita. Abbiamo un ritmo che non si vede da anni nei campionati di serie D; è davvero deprimente sentire certe considerazioni.
Tornando al calcio giocato, il Piacenza ha trovato continuità anche su punizione?
Era un tassello che ci mancava nell’ottimo girone di andata che abbiamo fatto. Sinceramente me lo aspettavo. Abbiamo troppi specialisti sui calci piazzati e molti saltatori di alto livello. Diciamo che stiamo capitalizzando tutto quello che non abbiamo sfruttato nel girone di andata sui calci da fermo.
Chi mancherà per il match con il Ciliverghe?
Purtroppo gli stessi di domenica scorsa. Porcino, Franchi e Marzeglia non ci saranno. Questo però per noi non deve essere un alibi.
Che gara ti aspetti?
Il Ciliverghe Mazzano è una squadra esperta che è abituata alle prime posizioni, perché era al quarto posto fino a domenica scorsa. Sono convinto che si giocherà fino in fondo un piazzamento nei play off. Un avversario molto temibile, anche dal punto di vista tecnico. Noi dobbiamo mantenere il nostro canovaccio, facendo la partita. Dobbiamo avere la mentalità che ci ha contraddistinto fin dall’inizio del campionato.
Il vantaggio di 15 punti è rassicurante a questo punto della stagione?
Sarei un bugiardo se dicessi di no, ma a noi questo non deve cambiare nulla. Non dobbiamo pensare ai punti, ma solo a vincere la prossima partita, come abbiamo sempre fatto dall’inizio dell’anno.