Nel 2014 sono state 32 le persone che hanno perso la vita in incidenti stradali nel nostro territorio, tra città e provincia. Nel piacentino sono 244.500 i mezzi immatricolati: si parla dunque di 11 decessi ogni 100mila vetture quando la media nazionale è di 7 vittime. Dati che pongono la provincia di Piacenza al sesto posto della classifica stilata dal Corriere della Sera sull'incidentalità stradale. Un gradino che di certo non fa onore a Piacenza collocandola tra le province più pericolose d'Italia.
Per il 2014 il bollino rosso va alla provincia di Foggia con 13,2 vittime ogni 100mila veicoli. Alla provincia di Foggia seguono, nella classifica delle più pericolose, Carbonia-Iglesias (12,9) e Belluno (12,4). Delle sei province a più alta densità di automezzi, ovvero superiore al milione di unità, risultano due dati inaspettati: il primato di provincia meno pericolosa spetta infatti a Napoli (4,1 vittime ogni cento mila veicoli), seguita da Milano (4,4), Catania (5,6), Torino (5,8) e Roma (7), mentre quella a più alto rischio è Brescia (9,1).
A livello comunale, Roma detiene il primato negativo, perlopiù dovuto a un parco macchine di oltre tre milioni e mezzo di unità. Le 154 vittime del 2014 sulle 3.381 morti avvenute su tutto il territorio nazionale corrispondono a quasi il 5% del totale. Fra tanti dati, oltre all’elevata mortalità presso i grandi centri urbani (Roma, Milano, Napoli, Torino), spicca la dorsale emiliana — che da Piacenza porta fino a Rimini, attraversando le città di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Ravenna — e il litorale adriatico.
Tra le regioni il primato spetta invece alla Lombardia (447 vittime, di cui un decimo nel solo comune di Milano), seguita dal Lazio (371 vittime, di cui quasi la metà a Roma), Emilia Romagna (327 vittime), Veneto (325 vittime) e Piemonte (265 vittime).