Piacenza – Dopo la partenza con la prima finale di sabato scorso che ha decretato i due Solisti migliori, è tempo di ascoltare i Gruppi promettenti grazie al “Bettinardi”, il concorso nazionale giunto quest’anno alla tredicesima edizione, organizzato dall’associazione culturale Piacenza Jazz Club, con il sostegno determinante della Fondazione di Piacenza e Vigevano, con Elitrans e Yamaha Music Europe GmbH – Branch Italy. Obiettivo dichiarato del concorso, e confermato da ottimi risultati nel tempo, è quello di scoprire e valorizzare nuovi musicisti, cantanti e gruppi jazz per promuoverne l’attività e fornire loro una ottima occasione di visibilità. Il concorso è abbinato fin dalla sua nascita al Piacenza Jazz Fest, arrivato nel 2016 a quota tredici edizioni.
Saranno cinque i gruppi provenienti da tutta Italia chiamati a disputarsi la finale sul palco del Milestone di Piacenza domenica 24 gennaio alle ore 18.00 (ingresso gratuito con tessera Piacenza Jazz Club o Anspi). Come previsto dal regolamento del concorso, gli aspiranti nuovi talenti del Jazz italiano hanno inviato le loro incisioni che sono state ascoltate attentamente e selezionate da una giuria di esperti, portando così direttamente all’ammissione alle finali quei musicisti considerati più meritevoli all’interno della loro Sezione.
Il risultato della selezione della giuria per la Sezione B dei Gruppi è un buon equilibrio anche dal punto di vista geografico, con una rappresentanza dal nord, dal sud e dal centro Italia:
dal nord ecco Jacopo Mazza Trio di Crevalcore, in provincia di Biella, gruppo composto da Jacopo Mazza al pianoforte, Marco Rottoli al contrabbasso e Alessandro Rossi alla batteria e i Krisis, di Rovigo, ovvero Pia Zoe al clarinetto, Roberto De Nittis al pianoforte e Fabio Adamo alla batteria. Dal sud invece, e più precisamente da Aversa, in provincia di Caserta, arrivano i Playground Project, con Marco Fiorenzano al pianoforte, Marco Galiero al basso ed Emiliano Barella alla batteria; e l’unico quartetto della rosa di selezionati, la RuidalSud Elektric Band, di Barletta, in provincia di Bari, formati da Dario Savino Doronzo alla tromba, Pietro Gallo alle tastiere, Perchinunno Iury Pio al basso e Giovanni Lanotte alla batteria. A rappresentare invece simbolicamente il centro del nostro Paese sono i Three For Play, gruppo di Lariano in provincia di Roma che vanta i componenti anagraficamente più giovani, rispettivamente Vittorio Solimene al pianoforte, Dario Piccioni al contrabbasso e Alessio Baldelli alla batteria.
L’ordine di esibizione verrà stabilito per sorteggio: i cinque gruppi selezionati si contenderanno la vittoria proponendo ciascuno tre brani scelti liberamente, tra i quali per regolamento deve comparire almeno uno “standard”. Jacopo Mazza Trio proporrà due brani molto noti come “Stablemates” del saxofonista Benny Golson e la canzone popolare “Skylark” dedicata a Judy Garland, scritta negli anni ’40 da Hoagy Carmichael e un loro brano originale composto da Mazza stesso, dal titolo “Gravel Path”; i Krisis allo stesso modo avranno in scaletta uno standard tutt’altro che semplice da maneggiare, qual è “Evidence” di Thelonious Monk e due brani composti dal loro pianista, Roberto De Nittis: “Never Mind” e “Crooked”; i Playground Project invece suoneranno due brani composti da grandi come “Looking up” di Michel Petrucciani e il classicissimo “These Foolish Things” di Jack Strachey, e un terzo composto dal loro pianista, Marco Fiorenzano dal titolo “Dawi”; la Ruidalsul Elektric Band porta come standard “Watermelon Man” di Herbie Hancock e “Birdland” di Joe Zawinul, il tastierista dei Weather Report che lo portarono al successo, oltre a un brano originale scritto dal suo tastierista Pietro Gallo, “To Abe”; i Three For Play si cimenteranno in una loro versione di “El Gaucho” di Wayne Shorter, mentre le altre due composizioni sono opera del pianista del gruppo, Vittorio Solimene e si intitolano “Last Minute” e “Senza nome”.
La Giuria chiamata a valutare i due gruppi migliori di questa edizione è presieduta, come da tradizione, da un grande musicista, saxofonista, compositore e insegnante al Conservatorio di Milano: Tino Tracanna. Il presidente è affiancato da Giuseppe Parmigiani, altro saxofonista oltre che compositore e arrangiatore, Jody Borea, esperto di musica afroamericana della SIdMA, Luca Conti, critico musicale e direttore della rivista “Musica Jazz”, Oliviero Marchesi giornalista e critico musicale, Fabio Bianchi, giornalista del quotidiano “Libertà” e Paolo Menzani redattore di “Piacenza Sera”.
Il pubblico del Milestone sarà invitato a esprimere una preferenza, votando il gruppo che ritiene più meritevole e determinando così l’assegnazione del “Premio del pubblico”, rappresentato da una targa offerta dagli organizzatori come riconoscimento del favore popolare.Al termine di questa, così come già successo nella prima finale di categoria di sabato scorso, saranno annunciati i nomi dei due vincitori, ma la graduatoria sarà resa nota solo in occasione del “Galà di premiazione”, in programma sabato 19 marzo alle ore 21.15 presso lo spazio “Le Rotative” di Piacenza. Al primo classificato andrà un premio in denaro del valore di 1.500 euro, un ingaggio al “Piacenza Jazz Fest 2017” e il “Premio Libertà”, al secondo 800 euro, oltre alla segnalazione su prestigiose riviste di settore per entrambi.
Sabato 30 gennaio sempre al Milestone alle ore 21.15, avrà luogo l’ultima finale, dedicata ai Cantanti.