Ecco le iniziative pubbliche per il Giorno della Memoria 2016 a Piacenza, organizzate dall'Isrec con il sostegno e la collaborazione dell'Assemblea Legislativa dell'Emilia Romagna, del Comune di Piacenza, del Conservatorio "Nicolini" e della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
Alla presenza dell'assessore alle politiche giovanili e scolastiche Giulia Piroli, dell'assessore alla cultura Tiziana Albasi, del presidente dell'ISREC di Piacenza Fabrizio Achilli e il presidente dell'Associazione nazionale vittime civili di guerra Ettore Fellegara, è stato presentato inoltre i viaggi della memoria per le scuole, che quest'anno ad aprile avranno come meta Praga e Terezìn.
Di seguito tutte le altre iniziative:
– domenica 24 gennaio h. 16.30: I COLORI DELLA MEMORIA, Letture di poesie accompagnate da musica; evento a cura di Centro culturale Italo tedesco di Piacenza in collaborazione con Cantiere Simon Weil, h. 16,30 presso la Cappella Ducale dei Musei Civici di Palazzo Farnese (Piazza Cittadella, 29). L'iniziativa è all'interno della rassegna “Domeniche a Palazzo Farnese”.
– sabato 30 gennaio h. 21.00: WIEGENLIED.NINNANANNA PER L'ULTIMA NOTTE A TEREZIN, concerto con la Pavel Zalud Orchestra e la straordinaria presenza dello scrittore Matteo Corradini, ore 21.00 presso il Teatro Municipale di Piacenza, (via Verdi, 41) a cura della Fondazione Teatri di Piacenza.
Lo spettacolo prevede musiche composte negli anni del ghetto da Ilse Weber, a cui si alterneranno letture di Matteo Corradini sui racconti dello stesso Weber.
– lunedì 8 febbraio h. 16.30: HO SOGNATO LA CIOCCOLATA PER ANNI, Letture a voce alta di diari di bambine sopravvissute ai campi di concentramento; evento presso la sala Augusto Balsamo della Biblioteca comunale Passerini Landi (via Carducci, 14).
Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Piacenza
Quattro sono le occasioni pubbliche per il Giorno della Memoria 2016 organizzate dall'Isrec con il sostegno e la collaborazione dell'Assemblea Legislativa dell'Emilia Romagna, del Comune di Piacenza, del Conservatorio "Nicolini" e della Fondazione di Piacenza e Vigevano, già programmate e preannunciate nel Piano dellOfferta Formativa 2015/'16. Per molte altre, che si svolgono nelle singole scuole, l'Istituto ha fornito documenti, suggerimenti, sollecitazioni.
Il 25 gennaio, mattina, al Teatro San Matteo, i Manicomics riportano in scena in due rappresentazioni consecutive "Una scala per le fragole" (circa 500 studenti), scritta da Carla Antonini sulla base della storia vera della famiglia ebraica di origine berlinese Nichtberger, che fu deportata e uccisa ad Auschwitz dopo l'arresto a Carpaneto piacentino.
Il 27 gennaio alle 21,00, alla Sala dei Teatini, è la volta del Concerto "In memoria dell'infanzia ebraica perseguitata" ad ingresso gratuito, che vedrà l'esecuzione delle musiche originali del maestro Metti e l'intervento dello storico Bruno Maida per la prolusione ufficiale: ci auguriamo che la cittadinanza sappia cogliere un'occasione di così grande rilievo .
Il 28 gennaio, alle 10,30, al Conservatorio di musica "Nicolini", 300 ragazzi delle scuole medie assisteranno ad alcune esecuzioni musicali e alla visione di una videotestimonianza di Liliana Segre, una bambina sopravvissuta ad Auschiwitz, dove fu deportata all'età di 10 anni.
Il 29 gennaio, alle 10,30 all'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, Carlo Greppi intratterrà 250 ragazzi delle superiori con la solita sagacia e capacità di coinvolgere, far pensare e contemporaneamente divertire, sul tema della memoria e della responsabilità morale; in chiusura, l'Orchestra del Gioia eseguirà un famoso brano ebraico.
Le iniziative del Giorno della Memoria di quest'anno seguono dunque tre filoni di riflessione intersecantisi, sollecitati dalla recente letteratura sul tema. Il primo è di ordine filosofico e concerne il tema della Memoria nell'era della postmemoria, vale a dire della mancanza dei testimonio, e quello della responsabilità dell'individuo nei confronti delle pressioni – violente o pervasive e suadenti – del potere, di ogni potere. Il secondo è di carattere storiografico e mette al centro le vicende dell'infanzia ebraica perseguitata, perché attraverso tale analisi, in particolare per quanto riguarda l'Italia, emergono i caratteri cruenti ed avvilenti della volontà di distruzione degli ebrei d'Europa. Tale strategia, se "solo" per 900 bambini ebrei italiani significò la deportazione e la morte in lager, per gli altri 7000 rappresentò comunque isolamento, perdita di ogni punto di riferimento, povertà, fame, solitudine: soprattutto, il vivere nella paura costante che comporta l'aver perso ogni protezione, a incominciare da quella dei genitori: vale a dire ciò che di più tremendo a un individuo possa accadere. Il terzo tema conduttore è rappresentato dalla musica. Presente in tutti e tre i nuovi eventi, è protagonista dell'iniziativa per la cittadinanza nel Concerto del 27 gennaio alla Sala dei Teatini, reso possibile dalla sensibilità del maestro Valentino Metti – che ha composto i brani musicali – e dalla generosa partecipazioni degli artisti e del musicologo Bussi.
Ulteriore documentazione in preparazione e accompagnamento degli eventi può essere consultata sul sito dell'Isrec: http://www.istitutostoricopiacenza.it
In particolare, si segnala il documento di presentazione dei numerosi, importanti testi – sia di saggistica, sia di narrativa – la cui lettura ha sostenuto la progettazione delle iniziative. I libri, che sono a disposizione per il prestito in Istituto, possono suggerire agli insegnanti, agli studenti e a tutti i concittadini, ulteriori approfondimenti e riflessioni.
L'Associazione Culturale di promozione sociale CANTIERE SIMONE WEIL di Piacenza propone con il Comune di Piacenza un progetto di attività teatrale, da realizzarsi nelle Scuole secondarie di secondo grado, attraverso micro laboratori sull'opera " Sette bambine ebree " di Caryl Churcill.
Attraverso la lettura, l'analisi critica e la pratica laboratoriale di " Sette bambine ebree " questo progetto vuole essere una palestra di formazione della memoria storica e della coscienza morale.
Nello specifico si propone un micro laboratorio teatrale che prevede per ciascun gruppo 10 ore di attività da distribuire in 5 incontri di due ore ciascuno secondo il seguente percorso indicativo:
- Gesto e voce: propedeutica
- Esercitazioni sceniche su " Sette bambine ebree " di Caryl Churcill: contenuto, situazione, corpo vocale, personaggio
- Creazione di contenitori drammaturgici e messa in scena di frammenti di " Sette bambine ebree "
Possono aderire all'iniziativa le Scuole secondarie di secondo grado, con gruppi classe o anche interclasse di 20 ragazzi circa.
La proposta è destinata trasversalmente ad insegnanti di lettere, storia, filosofia, inglese, educazione fisica, materie artistiche, educazione musicale.
Le attività si svolgeranno in spazi scolastici adeguati ad attività di movimento e recitazione.
Gli incontri si potranno tenere, a partire dal mese di gennaio 2016, in orario scolastico , ma anche extra scolastico, con un calendario che potrà essere definito con i referenti delle singole scuole.
E' prevista la realizzazione di massimo 4 micro laboratori.
Tutti i frammenti prodotti dalle scuole che aderiranno al micro laboratorio saranno assemblati in un unico evento performativo da organizzare in una sala teatrale di Piacenza, prevedibilmente tra il mese di maggio e il mese di giugno 2016.
Per la realizzazione della performance finale è previsto un giorno di prove in teatro.
Per informazioni e contatti sull'intero progetto si può scrivere a: fattivivo@vodafone.it oppure chiamare il 3475412223
APPROFONDIMENTO
" Sette bambine ebree " di Caryl Churcill è una breve opera teatrale in versi liberi, segnata non da personaggi ma da sette speaker senza nome indicati solo da un numero da 1 a 7, come le bambine destinatarie del discorso.
Sette adulti suggeriscono cosa dire a una bambina, per un totale di sette differenti bambine ebree, di epoche differenti. Le bambine sono interlocutrici immaginarie, ovvero non presenti sulla scena.
La successione scandisce sette periodi storici, dalla shoah ai giorni nostri, passando attraverso la creazione dello stato d'Israele, la guerra arabo-israeliana del 1948, la costruzione del muro in Cisgiordania, i razzi di Hamas, e l'attacco a Gaza nel 2008.
In definitiva si ripercorrono settant'anni di storia, che hanno a che fare con origini e sviluppi del cosiddetto conflitto medio-orientale, di cui gli adulti cercano di ricostruire la memoria, preoccupandosi anche di proteggere le bambine dalla durezza della realtà.
" Sette bambine ebree " è un poemetto drammatico che si colloca nell'ambito della drammaturgia teatrale e vuole essere un contributo poetico e politico alla ricostruzione della memoria collettiva per non dimenticare.
E' un atto d'accusa contro la guerra e la sopraffazione.
L'autrice, Caryl Churcill, una tra le maggiori drammaturghe contemporanee di lingua inglese, è nota per il suo stile teatrale non naturalistico e per tematiche come il femminismo, l'abuso di potere, il colonialismo e la guerra.
Se atroce è quanto si cerca di raccontare, ancora più atroce e pericoloso può essere il dimenticarsene.
Il teatro è un mezzo per ricostruire la memoria del passato e in un agire contemporaneo proiettarsi nel futuro.
Con questo progetto si vuole affiancare l'esperienza scuola all'esperienza teatro e trovare modalità operative di condivisione.
Si identifica come set ideale il " laboratorio teatrale ", inteso come spazio-tempo dove i partecipanti hanno modo di sperimentare in prima persona meccanismi e processi di lavoro alla ricerca del proprio essere ragazzo-attore.
" Fare teatro " in definitiva per portare in superficie le proprie potenzialità espressive e "metterle-in-forma" lungo tragitti di comunicazione contemporanea.
Il Laboratorio che si propone opera attraverso la " ricerc-azione " e segue una metodologia che accentra l’attenzione sul " processo di lavoro "; il singolo ragazzo, con il supporto delle varie tecniche, esprime se stesso protagonista e prende gradualmente coscienza su come raggiungere obiettivi prefissati.
L’uso cosciente del gesto e della voce permette di esprimere emozioni, personaggi e situazioni sempre più complesse, stimolando i ragazzi verso la costruzione di un proprio punto di vista attivo nei confronti della Storia.
Direttore artistico e conduttore dell'intero progetto è l'attore regista Pino L'Abbadessa che durante il percorso potrà avvalersi di assistenti e collaboratori per la realizzazione dei micro laboratori.
Pino L'Abbadessa
Attore, regista e formatore teatrale.
Collabora con teatri, centri culturali e agenzie educative.
Si è formato con il Teatro Due di Parma, il Living Theatre di New York, Marco Baliani, Pepe Robledo, Cristina Pezzoli e Renata Molinari.
Dal 1975 ha partecipato a numerosi spettacoli in qualità di attore, e in particolare con la Fondazione Teatro Due di Parma, di cui si ricorda l’allestimento per la regia di Gigi Dall’Aglio dell’Istruttoria di Peter Weiss, ininterrottamente in replica dal 1984. Ha partecipato inoltre a spettacoli tratti da testi di Jarry, Shakespeare, Molière, Canetti, Weiss, Horowitz.
Regista dal 1981, ha fondato e diretto la Cooperativa Teatro Sintetico di Cremona e il Gruppo dei Piccoli Sogni di Casalmaggiore, con cui ha realizzato varie performances su testi di Ghelderode, Neruda, Arrabal, Anne Frank. Nel 2012 ha messo in scena al Cantiere Simone Weil di Piacenza ” Teatri di pace – drammi di guerra ” performance laboratoriale da ” The war plays ” di E. Bond, e nel 2013, ha curato la regia di ” A porte chiuse “, studio su Jean Paul Sartre. Sempre nel 2013 ha messo in scena Crave di Sarah Kane, e della stessa autrice nel 2014 ha curato la regia di 4.48 Psychosis.
Dal 1983 coordina laboratori di formazione per adulti, ragazzi, e operatori di teatro sociale. Si ricorda tra questi il progetto ” Le strade del teatro ” realizzato a Cremona, Piacenza e Brescia (2000-2008), il laboratorio di avviamento al teatro “In-Scena” della Società Filodrammatica Piacentina (2007-2010), e lo stage ” Le voci di dentro ” organizzato a Modena, Mantova, Casalmaggiore, e Pavia (2004-2011).
Attualmente coordina, per il terzo anno consecutivo, al Cantiere Simone Weil, ” La.Re.Te. ” laboratorio di r-esistenza teatrale.
Giornata della Memoria 2016
Lunedì 8 febbraio 2016
Sala Augusto balsamo – ore 16.30
HO SOGNATO LA CIOCCOLATA PER ANNI
Letture a voce alta di pagine dai diari di bambine sopravvissute ai campi di concentramento alternate al testo delle leggi razziali emanate in Italia nel 1938 e al Manifesto della razza redatto da dieci scienziati italiani nel luglio 1938.
Biblioteca Passerini-Landi:
- Ho sognato la cioccolata per anni / Trudi Birger – Piemme 2008
- E tu non sei tornato / Marceline Loridan-Ivens; con Judith Perrignon – Bollati Boringhieri 2015
- Meglio non sapere / Titti Marrone – Laterza 2004
- Devo raccontare : diario 1941-1945 / Masha Rolnikikaite – Adelphi 2005
- Il segreto di Agnes / Agnes Sassoon – Mursia 1999
- Il diario di Helga : la testimonianza di una ragazza nei campi di Terezín e Auschwitz / Helga Weiss – Einaud i2014