Amicizia sugli spalti del Voltini tra la tifoseria del “Pergo”, questo il soprannome della Pergolettese e quella del Piacenza. In campo, invece, i gialloblù di Alessio Tacchinardi ed i biancorossi di Arnaldo Franzini, se le danno di santa ragione. Partono bene i padroni di casa, ispirati e pimpanti, catechizzati da mister Tacchinardi, che nella vita da calciatore ha impreziosito, per molti anni, il centrocampo della Juventus che ha vinto scudetti a grappoli con Marcello Lippi in panchina. Il primo squillo piacentino è di Adriano Marzeglia che svetta di testa su precisa palla di Tougaurdeau e mette la palla sul palo con il portiere di casa, Prisco, battuto. I gialloblù però riescono a coprire il loro terreno di gioco con densità e personalità e con Brunetti, vanno vicinissimi al vantaggio. Partita dura, ne fa ne spese per il Piacenza Stefano Franchi, che esce infortunato. Al suo posto, dentro Simone Minicleri, che dopo quarantacinque minuti di sofferenza e di pane duro, permette, con un colpo di testa piuttosto sporco dal limite dell'area di rigore, di portare in vantaggio il Piacenza.
Emiliani che iniziano la ripresa come l'avevano finita e cioè col gol. Fa tutto Marzeglia, e lo fa bene. Tiro di prepotenza, respinge Prisco, bomber Marzeglia però è assetato di gol e recupera palla depositandola, di destro, in porta. Quindici centri personali per la punta milanese. Chapeau. La Paergolettese però non è squadra da facili rese e infatti trova la rete che ridà speranza. La firma Alessandro Cesca con una punizione magistrale, che dritta e tesa, s'infila alla destra di Boccanera. I gailloblù spingono e perdono energie, anche a livello mentale. Così rimangono prima in dieci per l'espulsione di Riceputi e poi in nove, per il rosso a Brunetti. Il Piacenza con le unghie, col sudore, con il cuore e con l'esperienza, difende e gestisce il risultato.
Finisce con i ragazzi di Franzini a far festa sotto i propri tifosi che inneggiano “Noi siamo ancora qua”, stesso coro che la capolista della serie A, il Napoli, ha intonato ieri sera dopo la vittoria sul Sassuolo. E il Piacenza, è un po' il Napoli del girone B della serie D. La fortissima marcia piacentina continua.