Mauro Livolsi lascia la Stradale di Piacenza, al suo posto Ettore Guidone

Dopo meno di un anno al comando della polizia stradale di Piacenza il commissario capo Mauro Livolsi, 42 anni, lascia la nostra città per approdare al comando di Lecco. Al suo posto entrerà in servizio dai primi di gennaio il commissario capo Ettore Guidone, 32 anni di Piacenza, proveniente dalla Polstrada di Alessandria dov'era funzionario addetto.

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Livolsi, si diceva, è rimasto al comando di Piacenza poco meno di un anno, ma va detto che gli effetti della sua breve esperienza nella nostra provincia si sono visti eccome. Quando arrivò disse di voler incrementare l'opera di prevenzione dell'incidentalità e aumentare la sicurezza stradale. Ebbene, proprio con lui si è rafforzata la collaborazione con la Croce Rossa insieme alla quale le pattuglie della Stradale hanno lavorato in occasione di monitoraggi lungo le principali arterie viarie e con particolare attenzione ai fine settimana. Non solo, proprio alla Stradale di Livolsi la Croce Rossa ha donato gli innovativi rilevatori orali di sostanze stupefacenti, strumenti semplici ed efficaci per capire se un conducente sta guidando sotto l'effetto di droghe. "I controlli e i tamponi in questione nascono con uno scopo preventivo ancora prima che repressivo: la speranza è che, abituando la cittadinanza a una nostra presenza costante e maggiormente attrezzata lungo le strade, si riesca a dissuadere gli automobilisti dal guidare sotto l'effetto di sostanze psicotrope o mantenendo atteggiamenti pericolosi".

Purtroppo però le cattive abitudini sono le ultime a morire. "Nel 2015, per quanto riguarda la nostra attività, abbiamo registrato una diminuzione sostanziale degli incidenti stradali, passati da 400 a 300 circa. Purtroppo però restano invariati quelli mortali: 8 nel 2015 rispetto ai 9 del 2014" spiega Livolsi. "Tra i problemi principali resta l'abuso di alcol, 35 le denunce da noi emesse per guida in stato di ebbrezza rispetto alle 36 dell'anno scorso. Sempre più incidenti mortali, però, vengono causati dall'utilizzo del telefono cellulare da parte di chi è al volante. Questo anche perché in passato il pericolo era dovuto principalmente alle chiamate, mentre oggi vi sono nuovi, e più pericolosi, motivi di distrazione: il fatto di poter consultare i social network direttamente sul telefono, whatsapp, la moda estremamente negativa di 'farsi i selfie" mentre si guida. Sono tutti gesti che ci impongono di distogliere lo sguardo dalla strada, molto più pericolosi della classica telefonata che comunque, sia ben chiaro, resta un motivo di deconcentrazione spesso fatale".

Ma Polizia Stradale significa anche "indagini", "operazioni" e nella breve esperienza di Livolsi a Piacenza non sono certo mancate. Trasporto di merce rubata, macchinari di grande valore trafugati dai cantieri del nord Italia e ritrovati proprio dagli agenti piacentini, la difficile indagine sull'impiego di profughi per il lavoro nero condotta insieme alla direzione territoriale del lavoro. Insomma un bilancio soddisfacente per Mauro Livolsi che ricorderà piacevolmente Piacenza: "Qui ho visto concretizzarsi veramente il concetto di collaborazione: tra i miei stessi agenti, con le altre forze dell'ordine, con le istituzioni e con i cittadini" conferma il comandante che da inizio gennaio approderà, come detto, a Lecco.