Gli ospedali di Piacenza sono sempre più rosa: è quanto emerge dalla nuova edizione del programma Bollini Rosa, il riconoscimento che l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda) dal 2007 attribuisce alle strutture ospedaliere attente alla salute femminile. Per il biennio 2016-2017 sono 249 gli ospedali premiati: l’Ausl di Piacenza, insieme ad altri 81 centri, ha ottenuto il massimo riconoscimento (tre bollini).
Altri 127 ne hanno portati a casa due bollini e 40 un bollino, mentre 7 strutture hanno ricevuto una menzione speciale per l’impegno dimostrato. La cerimonia di premiazione si è svolta ieri a Roma, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Tre i criteri di valutazione con cui sono stati giudicati gli ospedali candidati: la presenza, all’interno delle aree specialistiche di maggior rilievo clinico ed epidemiologico, di servizi rivolti alla popolazione femminile, appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici, a garanzia di un approccio alla patologia in relazione alle esigenze della donna, e offerta di prestazioni aggiuntive legate all’accoglienza in ospedale e alla presa in carico della paziente, come la telemedicina, la mediazione culturale e il servizio di assistenza sociale.
Piacenza ha basato la propria candidatura su quattordici punti, che riguardano altrettante sfere di attività in cui è prevista un’attenzione particolare alla presenza di pazienti di sesso femminile.
“Per il terzo biennio consecutivo – evidenzia il direttore generale Luca Baldino – abbiamo ottenuto il massimo punteggio”. “Questo riconoscimento testimonia la sensibilità dei nostri professionisti al tema”.
Ecco alcune delle attività che hanno permesso a Piacenza di ottenere “l’Oscar in rosa” di Onda.
In Diabetologia, per esempio, è previsto un percorso di cura del diabete gestazionale, con un focus particolare rivolto anche alle donne extracomunitarie.
Il progetto Seta (acronimo di Seno e Terapia Alimentare) coinvolge invece l’unità operativa di Nutrizione clinica ed è finalizzato a proporre i concetti basilari della dieta come strumento per la prevenzione delle recidive del tumore alla mammella.
In Endocrinologia è prevista la presa in carico delle donne con tiroidite di Hashimoto e con patologia tiroidea nella fase del concepimento della gravidanza e del post partum.
In Ginecologia e Ostetricia sono stati attivati, tra l’altro, un percorso specifico per le donne straniere con la collaborazione del servizio di mediazione culturale e un ambulatorio per la rieducazione del pavimento pelvico. Sono inoltre utilizzate tecniche chirurgiche salva utero. L’Azienda è attenta anche alle malattie e ai disturbi delle malattie dell’apparato cardiovascolare. Sul fronte della Medicina della riproduzione, sono attivi percorsi multidisciplinari di presa in carico dell’ipofertilità con integrazione fra biologi, uroandrologi, ginecologi e medici endocrinologi. In Neonatologia è stata dedicata una stanza per incentivare la pratica dell’allattamento al seno.
In Neurologia, tra i tanti progetti, è attivo un programma dedicato alla sclerosi multipla in gravidanza.
In Oncologia è attivo il gruppo Benessere, che propone massaggio, ginnastiche dolci, tecniche di rilassamento e di armonizzazione dello spazio. Sono inoltre previste attività di supporto (gruppi espressivi e incontri). Prosegue inoltre il progetto ”La forza del sorriso”, con consulenti di bellezza che aiutano le donne con tumore a fronteggiare gli effetti secondari dei trattamenti. Sono inoltre numerose le iniziative di informazione per divulgare i corretti stili di vita e la prevenzione svolte in collaborazione con le associazioni di volontariato. È attivo un programma aziendale per le pazienti con disturbi del comportamento alimentare.
Sul fronte della Reumatologia, sono previsti percorsi dedicati alle donne affette da fibromialgia, artrite reumatoide, connettiviti, osteoartrosi e osteoporosi, con approccio terapeutico multidisciplinare.
In Senologia un team multiprofessionale e interdisciplinare prende in carico la donna con tumore al seno, dalla diagnosi alla terapia alla riabilitazione. È inoltre stato attivato un programma per chi è ad alto rischio di sviluppo del tumore alla mammella.
Infine, è stato siglato un protocollo d’intesa con le Forze dell’Ordine in tema di violenza sulla donna.