Tice, nuovi arredi. E il primo sviluppo di “Mindbook”, il social per autistici

 Locali più belli e funzionali per i centri della cooperativa Tice di Piacenza e Castel San Giovanni, e l’avvio del progetto Mindbook, il primo social network destinato ai ragazzi autistici: il tutto, grazie ai contributi di alcune aziende piacentine.

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Sono stati raccolti complessivamente 11mila euro per la realizzazione dei progetti sviluppati da Tice Cooperativa Sociale e dalla Fondazione “Bambini delle Fate”.

I “Bambini delle Fate” sono una fondazione si occupa esclusivamente sostenere il finanziamento di progetti di organizzazioni onlus, come le coop sociali, i cui beneficiari sono bambini e ragazzi con autismo e disabilità e le loro famiglie. I progetti finanziati realizzano solitamente interventi riabilitativi e di inclusione sociale, in grado di migliorare la vita di chi è affetto da autismo e disabilità, assicurando sollievo alle famiglie.

Il progetto presentato da Tice prevedeva il riadattamento dei locali della sede della Cavallerizza a Piacenza e della sede di Castel San Giovanni per creare spazi di incontro e di interazione per gli allievi con disabilità. “Con questa prima tranche di intervento – spiega la presidente di Tice Francesca Cavallini – abbiamo completamente riadattato la sede della Cavallerizza, creando nuovi spazi che possano sostenere l’integrazione tra allievi con disabilità lievi e allievi a sviluppo tipico. A Castel San Giovanni abbiamo iniziato una serie di investimenti, che dovranno continuare, dotandoci di attrezzature e arredi per insegnare l’autonomia ad allievi con disabilità”.

“Parte dei fondi raccolti sono stati utilizzati – prosegue – per studiare l’architettura digitale del primo training on line per imparare a usare Mindbook. Il nuovo social network destinato ai ragazzi affetti da autismo, che sta partecipando a diverse social competition nazionali per trovare il sostegno adeguato a massimizzare le sue potenzialità di diffusione”.

“Per Tice scoprire che anche il sociale può innovarsi e rinnovarsi con la fiducia di alcune imprese – conclude la Cavallini – è un fatto di rilievo, che fa onore al nostro territorio. Inoltre le partnership tra il pubblico e il privato non profit rappresentano un bello strumento a sostegno del welfare territoriale”.

Le aziende piacentine che hanno sostenuto il progetto sono: AXA Castel San Giovanni, Olimpia 80, Molino Dallagiovanna, Saib di Caorso, Startex Sarmato, Studio Brega Piacenza, Carlo Manzella, TGR Castel San Giovanni, Dodi Utensileria, Parietti Auto. A loro va il ringraziamento di Tice, delle famiglie e del territorio.