E’ sempre più muro contro muro tra l’amministrazione di Vernasca e i Comitati contrari al Carbonext, il progetto con il quale la Buzzi Unicem intende bruciare rifiuti appositamente trattati per produrre combustibile al cementificio in località Mocomero. Ieri sera, infatti, il Consiglio comunale di Vernasca ha deciso di non votare la mozione della minoranza, con la quale avrebbe espresso un “no” netto al progetto.
“Non basta che Buzzi Unicem stessa metta nero su bianco che con l'approvazione del Carbonext aumenteranno le emissioni inquinanti dal camino dello stabilimento e le emissioni da traffico da e per il cementificio – hanno detto gli aderenti ai Comitati -, così hanno deciso scientemente di peggiorare la situazione ambientale e sanitaria di tutta la Valdarda e per i suoi abitanti presenti e futuri”.
In mattinata, inoltre, durante la Conferenza dei servizi, i Comitati sono tornati davanti al palazzo della Provincia per manifestare tutta la loro insoddisfazione. “E’ un progetto insensato – ha detto Marcello Trabucchi – perché il sindaco Sidoli aveva detto che era ammissibile solo se la situazione ambientale non fosse peggiorata. Ma siccome è la stessa Buzzi Unicem a certificare un peggioramento, di cosa parliamo?”. Sulla stessa linea Angelo Negri: “L’amministrazione di Vernasca si è distinta dalle altre, forse il sindaco crede di rappresentare la maggioranza dei cittadini. Noi abbiamo forti dubbi che la popolazione della Valdarda, anche a fronte delle firme raccolte, abbia una posizione così morbida rispetto al Carbonext”.
In sostegno anche Legambiente, che ha chiesto maggiori verifiche al progetto attraverso il presidente, Laura Chiappa: “Una valutazione di impatto sanitario, perché l’unica richiesta che la Provincia ha fatto in merito a un’indagine sanitaria l’ha fatta alla Buzzi Unicem. Sarebbe invece corretto che venga fatta da un ente terzo e noi l’abbiamo chiesto attraverso il nostro legale. Inoltre ci aspettiamo una risposta sul conflitto di interessi all’interno della Conferenza dei servizi, visto che all’interno di questo organismo – fino a poco tempo fa – era presente un soggetto che decideva per l’autorizzazione di Vernasca e prestava nel contempo i suoi servigi direttamente per Buzzi Unicem. E’ scandaloso e sarebbe incredibile che questo progetto venga approvato senza ulteriori approfondimenti”.