Diedero alle fiamme il vagone di un treno a San Nicolò, denunciati sei 16enni

Avevano dato alle fiamme un treno a San Nicolò il 16 agosto scorso. Denunciati sei 16enni residenti tutti in bassa Valtrebbia. I ragazzini hanno ammesso la bravata degenerata poi in un gravissimo atto vandalico di cui ora dovranno rispondere davanti al tribunale dei Minori di Bologna. Su di loro pesa anche l’accusa di interruzione di pubblico servizio, dato che l’incendio aveva bloccato per qualche ora il traffico lungo la linea Piacenza-Voghera. A prendere fuoco fu un vagone letto che si trovava in riparazione presso una ditta specializzata del Comune di Rottofreno, la Sitav. Nessuno rimase ferito ma la colonna di fumo, visibile a chilometri, rese impossibile il traffico sul binario, bloccato per alcune ore. Inizialmente si pensò all’opera di alcuni senzatetto che all'interno delle carrozze avevano trovato riparo durante quelle notti. Le indagini della Polizia Ferroviaria e dei carabinieri di San Nicolò, però, arrivarono presto a una conclusione differente. Un capotreno parlò di un ragazzo visto fuggire subito dopo lo sprigionarsi delle fiamme, mentre agli inquirenti arrivò la testimonianza di un negoziante che confermò di aver venduto quello stesso giorno una bottiglia di alcol a un giovane. In altre parole, secondo la ricostruzione, i 16enni sarebbero saliti sul vagone e lì avrebbero appiccato un piccolo incendio. Piccolo almeno all’inizio perché dopo qualche istante le fiamme avrebbero iniziato a propagarsi dando il via a un rogo ingestibile e inestinguibile se non dai vigili del fuoco. I ragazzini sono difesi dagli avvocati Romina Cattivelli, Franco Livera e Andrea Perini.

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