Il Consorzio di Bonifica risponde alle critiche sull'esclusione di una lista che era in corsa per le elezioni: "In merito alle dichiarazioni riportate dai mezzi di comunicazione concernenti commenti e opinioni riguardo le procedure adottate dal Consorzio di Bonifica di Piacenza sull’esclusione delle liste denominate “Equità per tutti ” il Consorzio tiene a ribadire che, contrariamente a quanto affermato, i nominativi dei componenti del Comitato Amministrativo erano noti e pubblicati da tempo sul sito, in cui sono contenute anche tutte le delibere in modo trasparente ed esaustivo. Si sottolinea ulteriormente che la presentazione della lista “Equità per tutti” conteneva vizi rilevanti, – di cui abbiamo già dato notizia – e si chiarisce inoltre che le conclusioni dei 2 pareri legali pro-veritate (consultabili sul sito del Consorzio nella sezione Elezioni 2015) hanno reso la decisione di non accettazione un atto legalmente dovuto per i componenti del Comitato, titolati ad assumerla (citati erroneamente come “giudici” nelle suddette dichiarazioni). In caso contrario la decisione sarebbe stata illegittima e, allora sì, perseguibile. Il Comitato pertanto non ha esercitato nessuna discrezionalità sull’ammissibilità delle liste, ma ha preso atto dell’invalidità delle stesse in conseguenza dei vizi che ne affliggevano la presentazione. Inoltre è importante non confondere il ruolo esercitato dall’Ufficio elettorale che esamina la conformità delle liste con quello del Comitato Amministrativo. L’Ufficio elettorale – composto dai dipendenti consortili – nominati con delibera sempre consultabile secondo la legge sulla trasparenza amministrativa sul sito web del consorzio – una volta rilevata l’anomalia nella conformità delle liste hanno proceduto alla segnalazione secondo le norme previste dallo statuto".
La Bonifica in montagna, 5 anni di attività antidissesto
Dopo l’irrigazione e l’attività di difesa idraulica in pianura il Consorzio di Bonifica di Piacenza illustra le numerose attività svolte nella lotta al dissesto idrogeologico in Appennino
Il Consorzio di Bonifica di Piacenza gestisce nel comprensorio collinare e montano, della superficie complessiva di circa 1.900 kmq (1.400 montagna e 500 collina), 125 km di viabilità di bonifica e 51 acquedotti rurali. Il territorio montano e collinare dell’Appennino piacentino è caratterizzato da una elevata e costante intensità di fenomeni franosi. Le cause principali di questo dissesto sono dovute alla presenza prevalente di rocce argillose. Oltre a questo con il progressivo cambiamento climatico si aggiungono oggi precipitazioni violente, abbondanti in periodi molto brevi soprattutto nei periodi primaverili e autunnali. Il ruolo del Consorzio è volto principalmente a dare risposte, mediante attività di presidio ed intervento, ai fenomeni di dissesto idrogeologico. A seguito delle ingenti precipitazioni verificatesi nel quinquennio 2011- 2015 il Consorzio si è impegnato sia in termini di collaborazione con gli enti locali -mettendo a disposizione i propri tecnici- sia intervenendo direttamente con l’impiego di propri fondi per fare fronte ai numerosi dissesti che si sono verificati a seguito degli eventi atmosferici. Già dal 2011 è stata sottoscritta convenzione fra la Comunità Montana dell’Appennino e il Consorzio di Bonifica di Piacenza volta a favorire un’azione coordinata tra i due enti ed in particolare a realizzare intese operative relative all’utilizzo delle strutture tecniche del Consorzio per la progettazione e la direzione dei lavori per la realizzazione di opere e di interventi nei settori della bonifica montana, della infrastruttura dei servizi della difesa del suolo (strade, acquedotti, sistemazione idrauliche ed idrogeologiche) e per la valorizzazione e conservazione del patrimonio forestale; Nel quinquennio 2011 – 2015 il Consorzio ha eseguito con personale tecnico operaio specializzato – addetto alla manutenzione delle opere di bonifica dislocate in tutto il comprensorio montano – numerosissimi interventi volti alla gestione ordinaria degli acquedotti rurali ed ha progettato e diretto l’esecuzione di opere volte alla salvaguardia del territorio montano. Tra queste opere selezioniamo alcuni tra i più rilevanti ed esemplificativi interventi dell’attività complessiva.
ACQUEDOTTI RURALI
Con fondi del Consorzio le principali attività hanno riguardato lo sfalcio e il lavaggio di numerosi manufatti acquedottistici, al ripristino di rotture sulle linee acquedottistiche, al trasporto di acqua potabile con autocisterna, alla ristrutturazione di alcuni serbatoi di riserva/opera di raccolta. Tra gli interventi più significativi:
§sistemazione acquedotti Rossoreggio, San Bernardino, Ca del Monte-Favale, Malvisi-Oddi, Codeviglio, Bertone, valle Inferiore, Oneto, Vaccarezza; Bacchetti-Vidonico-Cà Cotica, Tartago, Rocca dei Corvi, Pozzo Trebbia, Groppoducale-Costa, Sagresta, Pianazze, Unghia
§impermeabilizzazione copertura serbatoio di riserva Villa Soprana-Villa Lisamara;
§messa in sicurezza degli pubblico lavatoio dell’acquedotto di Pey;
§controllo impianti di clorazione, prelievi campioni ed analisi batteriologiche;
§modifica del funzionamento automatico pompe acquedotto Tore Gandini;
§sostituzione condotte.
STRADE CONSORTILI
Il Consorzio ha provveduto alla messa in sicurezza delle strade di bonifica, alla sistemazione della viabilità mediante regimazione delle acque superficiali.
Nello specifico, tra gli interventi più significativi:
§ripristino della funzionalità di cunette e tombotti sulla strada di bonifica "Ottone – Ottone Soprano";
§manutenzione ordinaria strade di bonifica Vezzera, Vezzera – Pradaglione, Arsolesso, Orezzoli Quà – Orezzoli Là, Pratogiardino, Stomboli, Rocchetta – S.Franca, Monteventano – Damessano, Rallio, Montosero, Selva – Torrio, Civa
§Interventi di sistemazione viabilità su strade di interesse comunale mediante la regimazione delle acque superficiali delle cunette e dei tombotti di scolo e la stesa di inerti per il inerti per il livellamento di piano viario
Ripristino strade di accesso ai manufatti acquedottistici ed alla sorgente Sasso Grosso, Pagliara -Sondaggi Calzarossa – Argà; § strada Rocconi-Rompeggio
PRESIDIO ED INTERVENTO, AI FENOMENI DI DISSESTO IDROGEOLOGICO
I lavori hanno riguardato la sistemazione di versanti e la regimazione idraulica, interventi di drenaggio, consolidamento e di prevenzione ai fenomeni di dissesto idrogeologico e pulizia del reticolo di scolo.
Nello specifico, tra gli interventi più significativi:
§Sistemazione versante in località Missano, Nicelli, Molinari, Groppoducale, Teruzzi, Sperongia, Arsolesso, San Giorgio e Costa, Bolderoni, Unghia sotto, Vallette di Ceci, Rodi, Carini, Botti, Pertuso, Favale, Casali, cimitero Boccolo;
§Lavori di risagomatura dei fossi di scolo in località Valsigiara, Debè, rio Canerone, rio Cane;
§ Ripristino funzionalità idraulica del rio Palazzo, rio Presudio, fossi di scolo Villa Nera – Villa Bianca – Casa Gatti;
§Pulizia dei canali di scolo rio Chiaro e rio Gazzoli, in località Valle-Vaie e Case Gramonti, rio Cavallo e lavori di regimazione idraulica in località Cà dell'Ora, località Croce, località Missano;
§Consolidamento delle sponde in località Lubiazzo, Vacchignano, Case Schiavi di Mezzano Scotti;
§Lavori di regimazione idraulica in località Bosco di Sotto, Vezzolacca, Bosco Quartara, Rio del Buio, San Michele;
§Lavori di ricerca, captazione e allontanamento acque sotterranee in località Villanova;
§Lavori straordinari per la pulizia del reticolo di scolo esistente in località Brevì, Case Fagioli, Praticchia, Masarola;
§Sistemazione frana località Groppo, strada Rigolo;
§ripristino funzionalità dei fossi di scolo per il consolidamento dei versanti in località Moglia, Quattrocchio;
§lavori di risagomatura cunette stradali, disgaggi su versante roccioso e piccole riprese in conglomerato bituminoso Strada di bonifica Vezzera – Pradaglione;
§Ripristino viabilità sulla strada pubblica a servizio delle aziende agricole e degli utenti in località "Moiaccio, ripristino del sentiero che si sviluppa in sponda destra del lago di Trebecco;
§Briglie Rio Pratome strada Pontenano;