I Carabinieri di Bobbio arrestano due extracomunitari con un carico di cocaina. Durante la serata del 20 novembre, nel corso di un particolare servizio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati in materia di stupefacenti, i Carabinieri della Compagnia di Bobbio hanno proceduto al controllo di una autovettura segnalata come sospetta con due extracomunitari a bordo rintracciata nella zona industriale di Castel San Giovanni. Raggiunta dall’alt dei Carabinieri, la vettura ha accelerato la marcia tentando di dileguarsi. Il provvidenziale intervento a supporto di un equipaggio di Carabinieri in abiti civili ha consentito ai militari dell’Arma, dopo un inseguimento a piedi attraverso le campagne circostanti, di bloccare i due giovani e di sottoporli a stringenti controlli. Dai primi accertamenti infatti è risultato trattarsi del 25enne Bouadili Norddine e del 23enne Tafsi Hamza, entrambi marocchini residenti a Calendasco, già gravati da precedenti in materia di stupefacenti. Viste le circostanze, i Carabinieri hanno immediatamente proceduto ad approfonditi controlli sottoponendo a perquisizione personale e veicolare i due giovani nordafricani. Proprio la caparbia azione dei militari della Compagnia di Bobbio ha permesso di rinvenire, celato nel cofano motore all’interno dell’impianto di aerazione della vettura in uso ai due giovani, un involucro in cellophane contenente ben 55 grammi di cocaina pura, non ancora sottoposta al consueto “taglio”. Inoltre, i due giovani conservavano nell’abitacolo della vettura un’ulteriore dose di coca già pronta al consumo. Estesi i controlli anche alla loro abitazione, i Carabinieri hanno rinvenuto diverse confezioni di un medicinale destinato per la cura dei neonati ma generalmente utilizzato dagli spacciatori per il taglio della cocaina prima della vendita al dettaglio.
Al termine degli accertamenti i Carabinieri hanno dunque dichiarato in arresto i due giovani marocchini con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale.
I due arrestati, su indicazione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Piacenza, sono stati associati presso la Casa Circondariale di Piacenza in attesa di giudizio.