Niente perizia psichiatrica e sentenza che si avvicina per Gianluca Civardi, il 32enne di Fuorenzuola (Piacenza) accusato dell'omicidio di Adriano Manesco, il 77enne professore milanese fatto a pezzi e chiuso in un trolley il 7 agosto 2014. La Corte d'Assise di Milano, presieduta dal giudice Guido Piffer, ha sciolto la riserva rigettando la richiesta della difesa Civardi (rappresentata dagli avvocati Francesca Cotani e Andrea Bazzani) di sottoporre l'imputato a una perizia psichiatrica più approfondita. Secondo la Corte il giudizio del professor Alessandro Meluzzi, che visitò Civardi su incarico della difesa e dal cui esame sarebbero emersi disturbi della personalità, non sarebbe stato esaustivo al punto da comprovarne l'eventuale incapacità di intendere e di volere. Il processo ha quindi subito una accelerazione. Così giovedì 26 novembre sarà tempo di conclusioni con la requisitoria del piemme Maria Teresa Latella, l'arringa della difesa e la probabile sentenza di primo grado.