La polizia stradale si attrezza ancora di più per garantire la sicurezza stradale. Fino ad oggi le volanti della questura e le vetture della Polstrada erano provviste di strumenti per rilevare la presenza di alcol nel sangue come alcoltest e precursori. Da oggi le pattuglie saranno dotate anche di precursori, o pretest, per rilevare la presenza di sostanze stupefacenti (NELLA FOTO). Si tratta di tamponi salivari monouso che permettono di accertare la presenza di droghe: in caso di risultato positivo il conducente viene condotto al pronto soccorso per accertamenti più precisi. "La Croce Rossa è da anni attiva sul fronte della sensibilizzazione tra i giovani sul tema della droga e da tempo accompagniamo la polizia stradale nei controlli lungo le strade" spiega Alessandro Guidotti, coordinatore provinciale di Croce Rossa. "Vogliamo sottolineare l'aspetto preventivo di questa novità – continua – nel senso che da oggi gli automobilisti sanno che abbiamo la possibilità di rilevare la presenza di droga: la speranza, fatte queste premesse, è di sorprendere il minor numero possibile di conducenti positivi".
Sono test che non indicano la quantità di sostanza stupefacente, ma solo la presenza e questo per un motivo ben preciso: "Se per l'alcol è discriminante la quantità rilevata e fino a 0,50 non vi sono sanzioni – spiega il comandante della Stradale Mauro Livolsi – per la droga non è così: basta la sola presenza di stupefacenti nel corpo per far scattare la denuncia". Piacenza è la prima provincia in Regione a sperimentare questa strada.