Assalto a Parigi, i piacentini su facebook: “Sto bene, ma qui è la follia”

Terrore senza precedenti a Parigi, almeno 120 morti nei sette attentati messi in atto ieri sera da presunti miliziani dell’Isis, diverse le sparatorie e alcune esplosioni ad opera di kamikaze vicino allo stadio. Sono una settantina, invece, gli ostaggi uccisi all'interno del teatro Bataclan. In una città assediata da terroristi e teste di cuoio, 100 ostaggi in una sala da concerti, decine di cadaveri attorno allo Stade de France, dove gli spettatori di Francia-Germania sono ancora bloccati. Il governo ha decretato il piano Alpha Rouge (Alfa Rosso), un livello di allerta mai toccato prima e che corrisponde al livello "attentati multipli". Poi un Hollande visibilmente scosso ha parlato in diretta tv ai francesi annunciando lo stato di emergenza, l'afflusso di militari nella capitale "per evitare nuovi attacchi" e la chiusura delle frontiere.

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Molti i piacentini presenti nella capitale francese, alcuni sono già riusciti a mettersi in contatto con le proprie famiglie per comunicare che stanno bene. Altri, essendo comprensibilmente difficili le comunicazioni, hanno utilizzato il social network Facebook per rassicurare sul proprio stato di salute. Attraverso un ashtag nato appositamente “Conferma di stare bene durante gli attacchi terroristici a Parigi”.

"Coprifuoco e frontiere chiuse" comunica Michela sulla sua pagina facebook, "State tranquilli, io sto bene anche se qui è la follia" scrive invece Francesca. Altri piacentini hanno postato sulla loro pagina un altro ashtag: "porteouverte". Una parola che ieri sera i parigini al sicuro nelle proprie case utilizzavano per comunicare la disponibilità ad ospitare persone che al momento degli attacchi si sono trovate per strada, in pericolo. Molti, vedendo l'ashtag in questione provenire da un computer vicino, si sono recati dall'autore del post e ne hanno approfittato per trascorrere la notte al sicuro senza dover attraversare una Parigi sotto assedio.