Si è chiusa con la visita alla parte in disuso della Caserma Bixio di piazza Cittadella, la due giorni del seminario tecnico che ha portato a Piacenza, capofila del progetto europeo “Maps – Military Assets as Public Spaces” (Aree militari come spazi pubblici), i rappresentanti delle tre città straniere sin dall’inizio aderenti al percorso: la croata Varazdin, l’ungherese Szombathely e la spagnola Cartagena.
Entro il 10 novembre, i quattro Comuni già partner dovranno scegliere, tra le circa 30 manifestazioni d’interesse sinora pervenute, quali altre realtà italiane ed estere includere nel progetto, originariamente approvato con il nome di “Disarmed Cities – Città disarmate”, che potrà accogliere – come previsto dal programma di cooperazione internazionale Urbact III, che finanzia l’iniziativa – tra le 6 e le 8 nuove candidature. Il prossimo meeting plenario, che si terrà nuovamente a Piacenza alla presenza di tutte le città coinvolte (10 o 12, complessivamente), potrebbe svolgersi il 27 e 28 gennaio o il 10 e 11 febbraio 2016.
Nel frattempo, è prevista la visita dell’esperto supervisore designato dall’Unione Europea, l’architetto Luca Lanzoni, alle aree militari oggetto di studio e approfondimento, nonché il confronto con i gruppi di portatori di interesse che, in ambito locale, dovranno essere costituiti in tutte le città partecipanti al progetto.
“La sfida che abbiamo intrapreso – sottolinea l’assessore alla Pianificazione e Rigenerazione Urbana Silvio Bisotti – è molto importante perché ci consente di mettere a confronto le esperienze e le buone pratiche di diverse realtà europee, condividendo idee e competenze. Nel contempo, il ruolo di capofila rappresenta per Piacenza il riconoscimento di un percorso già intrapreso e una responsabilità forte. Senza dimenticare che è un’opportunità concreta per valorizzare e far conoscere il territorio: i nostri ospiti hanno particolarmente apprezzato le suggestioni di Palazzo Farnese, che hanno visitato durante il meeting, così come i prodotti tipici gustati a tavola o, tornando al tema portante del progetto Maps, l’esempio di riconversione di un’area militare dismessa attuato, alla Cavallerizza, con l’insediamento di Eataly”.