LPR Piacenza affronta la corazzata Lube Civitanova. Scende in campo con Coscione in regia opposto Luburic, centrali Patriarca Tencati – preferito a Kovar – schiacciatori di banda Perrin e Zlatanov. Libero Manià, in panchina l’uomo più atteso del pre partita l’ex allenatore Lube Alberto Giuliani, vincitore di 2 scudetti in terra marchigiana. Tanti gli ex Patriarca e Giuliani e il preparatore atletico Giombini in casa LPR, Blengini, D’Amico, Carancini nello staff, Corvetta, Fei in campo.
LPR parte malissimo, una ricezione in difficoltà sul servizio di Christenson, subisce 8 servizi consecutivi del palleggiatore statunitense, subisce un break di 8 a 0, che mette immediatamente il parziale nella mani dei padroni di casa. Da questo punto in poi Piacenza prova a giocare, Giuliani mette in campo Ter Horst al posto di Luburic e Papi su Zlatanov per sostenere una ricezione che al termine del parziale condizionerà l’attacco piacentino solo 39% di positività contro il 61% degli avversari.
Secondo set, Giuliani rivoluziona il sestetto. Rimangono in campo Ter Horst e Papi, rispettivamente su Luburic e Zlatanov, inizia il set con Kohut al posto di Tencati. Primo vantaggio del match per LPR sul 9-8 con un attacco di Ter Horst, ottimo il suo impatto sulla gara. Un errore di Sabbi costringe Blengini al primo time out della Lube, sotto di 2 lunghezze. Piacenza trova equilibrio, nonostante abbia rinunciato al potente attacco del suo capitano. Piacenza grazie a Perrin e Ter Horst ben gestiti da Coscione in regia adesso è entrata in partita. S’apprezza la capacità di Giuliani di provare con estrema velocità i cambi in corsa. Il volley di oggi non permette tentennamenti il coach piacentino è rapidissimo a capire quando qualcosa non funziona. In questo set La Lube ci mette del suo, con nove errori punto, e Piacenza ha la freddezza giusta per approfittarne. Si crea un break di 5 punti sul 23 a 18 ed al terzo set point chiude il set a favore LPR per 25 a 21.
Terzo set. Confermati Kohut e Papi, assente in attacco per un set e mezzo, ma tanto utile in seconda linea. Sembra ora una squadra più equilibrata, umile e disposta al sacrificio. Il servizio della Lube è devastante: Sabbi, Christenson, Juantorena mettono letteralmente a terra la ricezione di Manià e compagni. Coscione fatica a gestire il cambio palla e la Lube vola sul 18 a 11, chiudendo virtualmente il terzo set. Girandola di cambi da una parte e dall’altra. Giuliani mette in campo Luburic, Zlaty e Tavarez i quali non riescono a ridurre il vantaggio accumulato. 25 a 17 risultato del set con un attacco solo al 38% peggio del disastroso primo parziale.
Quarto set. Piacenza con Coscione – Ter Horst, Papi – Perrin, Kohut – Patriarca; Manià. La Lube riduce gli errori in battuta e Piacenza soffre. I nostri ragazzi sono anche imprecisi in alcuni frangenti, particolare non secondario quando si gioca con una squadra che mette in campo soprattutto tante individualità di alto livello. Sabbi è troppo spesso lasciato libero di attaccare con muro scomposto ed il suo tabellino di fine gara lo dimostrerà 24 punti con il % in attacco. Ultimo sussulto del LPR Piacenza sul 24 a 17 avanti Lube, riduce lo svantaggio fino a rendere solo meno dolorosa la sconfitta.
Nel terzo e quarto set il brutto risveglio. Le individualità Lube sono eccezionali e si esaltano soprattutto in Juantorena ed nel palleggiatore Christenson (migliore in campo) che mette in condizione i suoi attaccanti ed in particolare Sabbi (64% in attacco)di essere devastanti. La Lube non è ancora una squadra ma quando lo diventerà sarà dura per tutti.
Piacenza deve lavorare tanto migliorare in battuta trovando continuità e in ricezione troppo deficitaria( solo 51% positiva e 23% perfetta). Bene Ter Horst (52% in attacco) e Perrin (50% attacco) gli unici attaccanti in grado di mettere in difficoltà il muro- difesa dei marchigiani favoriti alla vittoria finale.
LPR brava ad approfittare dei pochi momenti di incertezza della Lube che dimostra di avere le migliori individualità della Superlega di volley. Piacenza evidenzia le difficoltà con le quali sarà costretta a confrontarsi contro le squadra di vertice: una battuta a corrente alternata, una ricezione in difficoltà riduce fortemente il potenziale in attacco, se poi si riduce a solo 2 attaccanti gli avversari sapranno dove mettere le loro mani.