I piacentini si preparino: nel 2016 e nel 2017 le multe per divieto di sosta e rimozione forzata lieviteranno. E non di poco. Lo si evince chiaramente dal programma triennale del comando della Polizia Municipale di via Rogerio: a fronte della stessa cifra messa a bilancio relativamente a sanzioni del Codice della strada è infatti previsto un aumento dei proventi delle rimozioni che da 150mila euro nel 2015, passerà a 180mila nel prossimo biennio. Considerato che una rimozione mediamente costa circa 20 euro, ciò significa che per garantire tali introiti, se ne dovranno obbligatoriamente fare almeno 1500 in più all'anno.
Fatto questo che certamente non contribuirà a rendere più simpatica la figura del vigile nell’immaginario collettivo, già etichettato suo malgrado come il “crudele dispensatore di multe”. Al contrario. Eppure a quanto pare le direttive impartite dal comando, che a sua volta esegue ordini impartiti dai piani alti dell’amministrazione comunale, sembrano andare proprio nella direzione di tartassare gli automobilisti indisciplinati. Senza fare sconti. A suffragare il concetto l’affiancamento al personale dei nuovi ausiliari del traffico. Obiettivo implicito della “campagna”, senza che si abbia la pretesa di scoprire l’acqua calda, è quello di fare cassa dovendo il Comune fare i conti ogni anno con il servizio perennemente in perdita di Apcoa, la società esterna che gestisce il servizio multe e rimozioni.
Al comando di via Rogerio il malcontento tra gli agenti è palpabile. Anche perché l’effetto collaterale è ancor più mortificante: meno personale in strada per esigenze di sicurezza, più personale sui carri attrezzi. Il ragionamento che tra gli uomini in divisa va per la maggiore è il seguente: “Dare più multe significa togliere operatori dalla strada per dirottarli sui carri attrezzi per continuare a rimuovere fino ad appianamento del buco. Il risultato è che si prendono persone, dipendenti pubblici, e di fatto li si fa lavorare per conto di una ditta privata”.
Mal di pancia che ben si collegano con le polemiche dei giorni scorsi, alimentate dai cittadini, legate alle difficoltà e ai ritardi di intervento da parte degli agenti quando vengono allertati dalla cittadinanza per le più svariate evenienze di presidio del territorio. Una lamentela riconosciuta come legittima anche da gran parte degli agenti stessi, ma sulla quale hanno pochi margini di manovra essendo costretti loro malgrado a subire gli ordini superiori. Malcontento nel malcontento quello legato al nuovo piano operativo settimanale destinato a entrare in vigore a breve. Con le nuove turnazioni, le domeniche, le notti e i relativi riposi settimanali, acuirà l’assenza di agenti sul territorio.