“Caro Dosi , è molto più facile sperperare soldi per multare le persone che vanno a divertirsi e che fanno girare l'economia, piuttosto che investire denaro per la nostra sicurezza . Bravo, poi in via pozzo e via Roma si accoltellano ma chi se ne frega! L'importante è non parcheggiare in divieto in via San siro o in piazza cavalli…inetto . I miei complimenti! A Recesio tu saresti dovuto passare al momento buono! COG**ONE!”.
Questo è il messaggio apparso sulla pagina Facebook di una giovane piacentina, infuriata dopo aver preso una multa nella serata di ieri, venerdì 23 ottobre. Insulti conditi da un augurio di morte con chiaro riferimento alla tragedia che ha colpito le tre persone decedute in occasione dell'alluvione del 14 settembre scorso, finite con le proprie auto nel fiume Nure in piena a causa del crollo della strada Provinciale 654. Uno sfogo al quale lo stesso sindaco Dosi ha deciso di rispondere utilizzando sempre Facebook e soprattutto interpellando gli utenti del noto social network:
“Stavolta il dibattito lo promuovo io: tra i privilegi del sindaco c'è anche quello di ricevere attenzioni di questo tipo. Una semplice multa giustifica non solo l'insulto, ma anche l'augurio di morte. Voi cosa fareste al mio posto? Denuncia o signorile indifferenza?” scrive il primo cittadino.