Sospesa per sette giorni l'attività del bar Dolcevita di via Alberoni a Piacenza. La decisione è stata presa dal questore Salvatore Arena dopo alcuni episodi di violenza verificatisi all'interno del locale. A rappresentare la classica goccia da far traboccare il vaso le giornate dell'8 e del 9 ottobre scorsi, caratterizzati da ben due violente risse in meno di 48 ore. Episodi di violenza scaturiti sempre da futili motivi: in uno dei due casi, per esempio, due stranieri erano venuti alle mani con tanto di lancio di bottiglie di vetro in mezzo alla strada per una questione legata all'utilizzo di una slot machine contesa. In entrambi i casi la polizia era intervenuta con solerzia, riportando la calma in pochi minuti e denunciando o identificando i responsabili a seconda dei casi.
Episodi che hanno mandato su tutte le furie il questore Arena: "E' inammissibile che un cittadino per bene non sia libero di recarsi in un bar per consumare un caffé. Se una persona decide di aprire un bar noi saremo i primi a essere al suo fianco, anche perché conosciamo bene il periodo di crisi in cui viviamo e mai e poi mai vorremmo mettere i bastoni tra le ruote a un commerciante onesto e in regola. Se però questo commerciante non si prende cura del proprio locale, fa finta di non conoscere certe persone e finge di non vedere certi episodi allora ci vediamo costretti ad agire per riportare l'ordine".
"Ci mancherebbe, anche i pregiudicati hanno il diritto di prendere un caffè, ma se un locale accoglie ogni sera gli stessi piantagrane, gli stessi malintenzionati, se ogni sera diventa teatro di violenza e degrado a quel punto il titolare deve intervenire. Se non lo fa lui ci pensiamo noi: io non sono il tipo da tollerare certe situazioni, mano pesante verso quei titolari che non si prendono le loro responsabilità".